Animali

Cerva salvata: l’allarme lanciato da un operaio trentino che stava andando al lavoro

La cerva è stata poi portata in un centro di recupero animali selvatici a Vicenza. Sul posto anche il sindaco di Brentino Belluno Massimo Zanga: «Questo canale si rivela spesso una trappola mortale perché in lunghi tratti è sprovvisto di recinzione»

AVIO. «Subito non mi ero accorto che si trattava di un animale. Mi sembrava una macchia nera che si muoveva nelle acque del Biffis. Sono sceso dalla macchina per controllare meglio e solo allora mi sono accorto che si trattava di una cerva. A quel punto ho chiamato il 115: in pochi minuti sono arrivati i vigili del fuoco e l'animale è stato portato a riva».

È grazie a Mirco Mattiolo, 38 anni residente ad Avio, che una cerva gravida è stata salvata dalle vorticose acque del canale Biffis che scorre a fianco della strada provinciale Destra Adige.

L'operaio sabato mattina stava andando al lavoro in una ditta di Rivalta e arrivato all'altezza di Belluno Veronese ha notato una "presenza" strana che affiorava dall'acqua. «Ho percorso qualche centinaio di metri a piedi poi il canale entra nella montagna e l'animale è scomparso alla vista mentre la corrente continuava a trascinarlo verso sud. Ho proseguito in macchina fino a Rivalta - prosegue Mattiolo - e sinceramente avevo perso le speranze di vedere la cerva ancora in vita. Per fortuna non è andata così: era ferita, annaspava, cercava un appiglio per risalire a riva...».

Nel frattempo i vigili del fuoco del distaccamento di Bardolino erano arrivati a Brentino: due operatori si sono calati in acqua, hanno ancorato l'animale facendolo risalire lungo le sponde del canale ed è stato bendato per evitare che si agitasse ulteriormente procurandosi altre escoriazioni. Poi la cerva è stata portata in un centro di recupero animali selvatici a Vicenza. Sul posto anche il sindaco di Brentino Belluno Massimo Zanga: «Questo canale si rivela spesso una trappola mortale perché in lunghi tratti è sprovvisto di recinzione».