Il console italiano: "A Kabul continua una grande tragedia umanitaria"
Tommaso Claudi è ancora sul posto, dove continua l'evacuazione con ponti aerei dei connazionali e di collaboratori afghani. Ma ora i talebani hanno creato posti di blocco sulle vie per l'aeroporto, consentendo il transito solo agli stranieri
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L'APPELLO "Il Trentino accolga i profughi, la responsabilità è anche italiana
ROMA. Dopo le dichiarazioni moderate di facciata i talebani continuano la presa del potere, spazzando via il dissenso e annunciando che non vi sarà alcuna ipotesi di democrazia nel Paese ma che sarà restaurato uno stato guidato dalla legge islamica.
Ancora dubbi sulle manovre per una qualche apertura al governo anche a forze non appartenenti alla galassia dell'integralismo violento: l'ex presidente Karzai, che vent'anni fa collaborava con Usa e alleati, avrebbe promosso dei colloqui con i leader talebani per cercare di attenuare il volto autoritario del nuovo regime.
Continuano intento la disperazione e i tentativi di fuga di migliaia di cittadini che temono per la propria vita.
Grande inquietudine internazionale per il destino delle donne i cui diritti sono sistematicamente calpestati dai talebani.
Si susseguono a livello internazionale i ponti aerei per cercare di evacuare profughi da Kabul, ma oggi è giunta la notizia che i talebani hanno istituito un posto di controllo sulla strada di accesso all'aeroporto: viene impedito agli afghani di oltrepassarlo, via libera solo a cittadini stranieri.
I soldati Usa controllano lo scalo aereo, ma tutte le strade che vi conducono sono sotto il controllo dei talebani.
Tommaso Claudi, console italiano, rimasto a Kabul per tenere un collegamento operativo con la Farnesina e gestire le operazioni di rientro in loco, racconta: "Abbiamo purtroppo dovuto assistere a scene drammatiche ma siamo riusciti in condizioni di assoluta emergenza a riportare a casa i nostri connazionali e alcuni dei nostri collaboratori afghani che in questi anni ci hanno consentito di operare in un contesto difficile.
In Afghanistan stiamo assistendo a una grande tragedia umanitaria e tutti stiamo dando il massimo mettendoci tutto il cuore e la professionalità di cui siamo capaci".
Questa mattina è decollato da Kabul un C130 dell'aeronautica militare italian, che ha evacuato 99 cittadini afghani.
Nella notte un altro velivolo C130 era decollato da Kabul con a bordo 95 persone.
Tutti saranno trasportati con i KC767 in Italia dove il prossimo volo giungerà nelle prossime ore.
Oggi ulteriori due C130J decolleranno dal Kuwait per Kabul e atterrerà a Fiumicino un KC 767 con a bordo 200 afghani evacuati ieri dalla capitale afghana.
Il Congresso Usa vuole indagare sulla ritirata delle truppe dall'Afghanistan ma il presidente Biden si difende: non c'era modo di farlo "senza che ne seguisse il caos".
L'Alto rappresentante Ue Borrell dice che è stata una "catastrofe" e polemizza con Biden, definendo "discutibile" la sua affermazione che la costruzione di uno Stato non è mai stata un obiettivo.
"Non possiamo lasciare che Cina e Russia prendano il controllo della situazione", ha aggiunto.
Il ministro degli esteri Di Maio ha sentito telefonicamente il segretario di Stato Blinken per fare il punto sulla situazione, in vista del vertice G7 previsto per oggi.