L'appello di Angela Merkel: "Sono molto preoccupata per la situazione tedesca, con aumento di contagi, ricoveri e morti"
Nuovo invito ai cittadini affinché si vaccinino in un Paese che, come la vicina Austria, registra ancora una percentuale relativamente bassa di cittadini immunizzati: il 67% degli abitanti. Intanto in Olanda scatta un nuovo lockdown parziale
TRENTO. "Sono molto preoccupata per la situazione. Andiamo incontro a settimane difficili. Abbiamo bisogno di uno sforzo nazionale per stoppare l'ondata autunnale e invernale della pandemia": parole molto pesanti quelle pronunciate oggi, 13 novembre, dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, nel suo podcast del sabato.
La numero uno del governo federale ha sottolineato che il numero di contagiati in Germania è "il più alto di sempre nella pandemia" e che "anche il numero dei pazienti in terapia intensiva aumenta" mentre "purtroppo ogni giorno dobbiamo registrare molti morti".
La cancelliera ha spiegato che la situazione non è grave dappertutto, sul territorio federale, allo stesso modo, ed è chiaramente peggiore dove la quota dei vaccinati è inferiore.
In Germania, secondo i dati aggiornati ieri, risulta vaccinato con ciclo completo solo il 67% della popolazione totale, contro il 72% dell'Italia (84 % degli over 12) e il 69% della Francia.
In Austria, che questa settimana ha introdotto severe restrizioni delle attività per i soli non vaccinati, ha completato il ciclo appena il 63% degli abitanti.
Diversi Land tedeschi hanno già introdotto misure più severe di contenimento dei contagi, mentre in Olanda, che a sua volta vive una forte recrudescenza pandmeica, scatta un lockdown parziale, che prevede fra l'altro chiusure anticipate delle attività commerciali e stop al pubblico negli stadi.
Frattanto, due pazienti tedeschi sono stati trasferiti ieri dalla Baviera in terapia intensiva negli ospedali di Bolzano e di Merano.
In Baviera gli ospedali sono sotto forte pressione a causa del forte aumento di casi gravi.
L'Alto Adige, malgrado registri a sua volta un aumento di contagi e ricoveri, ha ricambiato l'aiuto dato dalla Baviera nella primavera 2020, quando pazienti altoatesini furono trasferiti e curati in Germania.