Covid / Norme

Discoteche, mascherine all’aperto e feste: gli obblighi in scadenza (ma non è esclusa una proroga)

L'esecutivo guidato da Mario Draghi potrebbe prolungare temporalmente i provvedimenti ancora per un paio di mesi, fino cioè al 31 marzo quando scadrà anche lo stato di emergenza

ROMA. Discoteche, feste e mascherine all'aperto, da martedì si volta pagina. Forse. Il 31 gennaio, infatti, scadranno i provvedimenti inseriti nel decreto Festività, entrato in vigore il 24 dicembre in vista di Natale e Capodanno. In particolare, potranno tornare a riaprire le sale da ballo, così come si potrà tornare ad organizzare feste e concerti in piazza, provvedimenti che erano stati presi con l'imminenza del Capodanno e il timore dei veglioni che potevano innescare contagi.

Dalla stessa data, infine, dovrebbe cadere l'obbligo di mascherine all'aperto in zona bianca. Il condizionale, però, è quanto mai d'obbligo, visto che non è escluso che il governo proroghi i provvedimenti ancora per un paio di mesi, fino cioè al 31 marzo quando scadrà anche lo stato di emergenza.

La speranza dei gestori delle discoteche e degli organizzatori di eventi - che sono riusciti a riaprire per appena un paio di mesi dopo il lockdown - resta comunque quella di poter tornare a riaprire i battenti pur nel rispetto delle norme, compreso l'obbligo di Green pass che, proprio dall'1 febbraio, cambierà la sua durata passando dagli attuali 9 ai 6 mesi. A decidere però sarà comunque il consiglio dei ministri che, salvo sorprese, dovrebbe tornare a riunirsi lunedì.

Sul tavolo ci sarà anche il prossimo decreto per rinnovare le regole su scuola, colori delle zone e quarantene. La semplificazione nelle scuole richiesta da dirigenti e governatori, e sostenuta dal governo, è già partita con le misure inserite nel decreto bollette.

Da oggi, infatti, chi ha il Super Green pass rientra dall'autosorveglianza senza dover fare il tampone mentre i test saranno gratuiti anche alle elementari, le cui famiglie potranno rivolgersi ai pediatri. Ma altro potrebbe arrivare dal prossimo Cdm, come l'allineamento delle regole tra elementari e superiori, grazie all'andamento sempre più in crescita della campagna vaccinale tra i più piccoli. 

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