Ucraina, i bambini vittime delle bombe e la grande fuga per non morire
L'invasione militare russa ha già fatto numerose vittime anche fra i più piccoli a Kiev e in altre città del Paese. L'allarme dell'Onu: fra pochi giorni gli sfollati potrebbe essere già oltre quattro milioni
IMMAGINI Il conflitto in Ucraina visto con gli occhi dei bambini
KIEV. Alisa Hlans stava giocando con i suoi amici quando la sua scuola elementare è stata colpita da un raid russo venerdì, nel secondo giorno dell'attacco all'Ucraina.
La piccola, di appena 7 anni, è stata una delle sei vittime del bombardamento che ha colpito il villaggio di Okhtyrka, vicino al confine nordorientale.
I medici hanno tentato in tutti i modi di salvarla, ma la bambina è morta il giorno dopo in ospedale.
Polina frequentava invece l'ultimo anno della scuola primaria a Kiev.
Secondo le autorità, è stata uccisa in uno scontro a fuoco insieme ai suoi genitori in un attacco russo.
Con la famiglia si è ritrovata nel mezzo di un blitz delle forze speciali russe nella capitale ucraina con l'obiettivo di sabotare centri nevralgici e individuare obiettivi da centrare con raid aerei e missilistici, ed è stata colpita mentre si trovava in strada.
Il fratello e la sorella sono stati ricoverati in ospedale, una in terapia intensiva, l'altro in un nosocomio pediatrico.
Le loro storie drammatiche, riportate dalla Bbc, circolano in queste ore sui media internazionali, a testimonianza degli effetti brutali del conflitto anche per la popolazione civile.
Ma la maggior parte delle vittime resta ancora senza nome.
Drammatico il testo integrale del messaggio letto dall'ambasciatore ucraino all'Onu Sergiy Kyslytsya, durante la riunione speciale di emergenza dell'Assemblea generale, e attribuito a un soldato russo che con lo smartphone avrebbe scritto a casa e poi sarebbe morto nel conflitto in Ucraina: "Mamma, sono in Ucraina. Qui sta infuriando una vera guerra. Ho paura. Stiamo bombardando tutte le città... anche colpendo civili".
L'ultimo bilancio dell'Onu parla di 102 morti, tra cui sette bambini, ma le cifre riferite dalle autorità di Kiev sono ancora più drammatiche, con almeno 352 civili uccisi, tra cui 14 bambini.
"Potremmo aver visto soltanto l'inizio", ha detto l'Alto Commissario dell'Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, parlando durante la riunione del consiglio di sicurezza.
"Centinaia di migliaia di ucraini stanno cercando rifugio nei Paesi vicini - ha aggiunto - Stiamo attualmente pianificando di avere fino a 4 milioni di rifugiati nei prossimi giorni e settimane".
Parole pregne di inquietudine anche dal segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, alla riunione speciale di emergenza dell'Assemblea generale: "Ci troviamo di fronte a quella che potrebbe facilmente diventare la peggiore crisi umanitaria e dei rifugiati in Europa negli ultimi decenni. Le Nazioni unite stanno lavorando 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per valutare i bisogni umanitari e aumentare la fornitura di aiuti salvavita a molte più persone alla disperata ricerca di protezione e riparo, in particolare donne, bambini, anziani e persone con disabilità".
"I combattimenti in Ucraina devono finire. Stanno imperversando in tutto il Paese, dall'aria, dalla terra e dal mare. Devono cessare ora, basta. I soldati devono tornare alle loro caserme", ha aggiunto Guterres.
"I leader devono andare verso la pace. I civili devono essere protetti", ha aggiunto, sottolineando che la minaccia nucleare russa "è uno sviluppo agghiacciante: la semplice idea di un conflitto nucleare è semplicemente inconcepibile, nulla può giustificare l'uso di armi nucleari".