L’omicidio / Usa

Rapinato e ucciso a Chicago un giovane umbro: viveva negli Usa dal 2015

Lavorava in un bar e sarebbe stato ammazzato per una manciata di dollari

CHICAGO. Rapinato e ucciso mentre tornava a casa dal lavoro. Diego Damis, 41anni, italiano originario della provincia di Perugia, è stato accoltellato a Chicago, dove viveva dal 2015. L'aggressione venerdì scorso nei pressi di Hyde Park, al termine di una giornata di lavoro al The Cove Lounge, dove Diego era barista. Secondo quanto riportano i media locali, gli agenti di polizia lo hanno trovato morto intorno alle 8.38 del mattino.

Inutile la corsa al Chicago Medical Center. Le indagini sono in corso e al momento non ci sarebbero persone fermate. La salma di Diego Damis non tornerà però in Umbria. La sorella Laura e il fratello Andrea partiranno infatti per gli Stati Uniti dove sono in programma i funerali. Sarà poi cremato e tumulato a Chicago.


Damis viveva e lavorava nella città americana dal 2015, anno in cui aveva deciso di trasferirsi partendo da Bagnaia, piccola frazione a 10 chilometri da Perugia dove abitava. A ricordare quel momento all'ANSA è un amico. Il giornalista Mirko Loche ricorda che "aveva deciso di andare oltreoceano per raggiungere sua mamma sudamericana che viveva a Chicago, per fare un'esperienza all'estero. In città si trovava molto bene".

Anche nella vicina Castel del Piano, Diego era uno di casa. Chi lo conosceva bene, da circa 20 anni, è Riccardo Marchesi, gestore del circolo del paese alle porte di Perugia. "Era un ragazzo in gamba - dice - e con indole molto artistica ed estrosa, così come tutta la sua famiglia. Suonava il sassofono, amava la pittura e l'ho conosciuto come grande scacchista".

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