Ziano di Fiemme, cacciatore cade e muore nel bosco, aveva 65 anni
Andrea Deflorian si era recato in montagna da solo, l’allarme dei familiari che non l’hanno voisto rientrare: trovato su una strada forestale, a poca distanza dal suo zxaino e dal fucile
ZIANO. Tragedia – ieri pomeriggio – nei boschi di Ziano di Fiemme dove un cacciatore di 65 anni è morto in seguito ad una caduta accidentale. Andrea Deflorian, boscaiolo in pensione e fratello della sindaca Maria Chiara Deflorian, sabato mattina era partito da solo; con lui non c'era neppure il suo fedele cane, lasciato a casa.
All'imbrunire, non vedendolo rientrare, i familiari hanno dato l'allarme. Dopo poche ore i soccorritori lo hanno trovato riverso a terra, nella neve, in un punto poco distante dal sentiero in località strada forestale Cercenari, ormai senza vita.
Fatale per Deflorian un grave trauma facciale, causato dal violento impatto col terreno ghiacciato.
«Non era solo un cugino, era il mio migliore amico», lo ricorda l'ex campione di fondo Giorgio Vanzetta.
I soccorritori lo hanno trovato riverso a terra, nella neve, in un punto poco distante dal sentiero, ormai senza vita. Andrea Deflorian, 65enne di Ziano di Fiemme, boscaiolo in pensione, è morto sabato per una caduta accidentale avvenuta durante una battuta di caccia in solitaria. Non si trovava in una zona impervia, dunque non si esclude che la caduta sia stata causata da un malore improvviso, in una giornata che - tra l’altro - è stata particolarmente fredda.
Sabato mattina era partito da solo; con lui non c’era neppure il suo fedele cane, addestrato per la caccia “alla piuma”, lasciato a casa. I familiari, non vedendo l’uomo rientrare all’imbrunire e non ricevendo risposta al suo cellulare, si sono subito preoccupati e hanno dato l’allarme. Alle 17.30 circa gli uomini del soccorso alpino della guardia di finanza, il Sagf di Passo Rolle, hanno iniziato le ricerche, raggiunti successivamente dagli operatori del soccorso alpino trentino della stazione di Fiemme e dai vigili del fuoco volontari di Ziano. Rintracciata l’auto dell’uomo, le ricerche si sono concentrate in una ben determinata zona. Alle 19.30 la tragica scoperta, in località strada forestale Cercenari: poco distante dal sentiero principale, in un’area piana, è stato trovato il corpo senza vita di Deflorian. Per l’uomo, che presentava un importante trauma facciale, non c’era più nulla da fare.
Gli uomini del soccorso alpino delle Fiamme gialle hanno accertato le circostanze del tragico evento ed escluso l’ipotesi di un decesso dovuto ad altra causa che non sia la caduta accidentale. Come ricostruito, Andrea Deflorian si era portato pochi metri fuori dal sentiero, probabilmente per prendersi una pausa, e poi si era tolto lo zaino ed il fucile appoggiandoli al suolo. Forse ha messo male un piede, ma potrebbe aver perso l’equilibrio anche a causa di un malore improvviso, non riuscendo neppure a proteggersi con le braccia dal violento impatto con il terreno. La procura ha concesso la sera stessa il nulla osta sia allo spostamento della salma che alla sepoltura.
Il funerale verrà celebrato domani alle 14 nella chiesa di Ziano. Il corpo di Deflorian è stato dapprima composto presso la camera mortuaria del cimitero di Ziano, e poi - per volontà della madre Carla, 91 anni - trasferito a casa. Nella stessa abitazione ieri c’è stato un mesto pellegrinaggio di persone che hanno voluto esprimere il loro cordoglio alla famiglia.
Andrea, presidente della sezione cacciatori di Ziano, è uno dei fratelli della sindaca Maria Chiara Deflorian. «Andrea stava nell’appartamento sotto quello in cui vive nostra madre - ricorda con profondo dolore la sindaca - Lui le dava volentieri una mano. Ma non aiutava solo lei: Andrea aiutava sempre tutti. Ed era prudente: ciò che è accaduto è stato una tragica fatalità, perché mio fratello andava sempre in posti non pericolosi. Quel bosco lo conosceva benissimo, sia per la sua attività di boscaiolo sia per la caccia, passione che aveva ereditato da nostro padre e da nostro nonno».