Viabilità / Infrazione

Fa inversione a "U" con il Suv sull'A1, fermato dalla Polstrada: per lui multa da 8.000 euro

"Di fronte a quelle immagini non ci sono parole per esprimere lo sdegno di quanti, a causa di condotte così assurde, stanno ancora piangendo la perdita di una persona cara", ha dichiarato Paolo Maria Pomponio, direttore del Servizio Polizia Stradale presso la Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato

ROMA. Fa un'inversione a "U" sulla A1 con un suv bianco in direzione Roma, mettendo a rischio auto e i tir in arrivo, costretti improvvisamente a frenare. Ripreso dalle telecamere , l'automobilista straniero alla guida è stato in seguito fermato da pattuglie della Polizia stradale della Sottosezione di Roma nord e della Sezione di Viterbo, che erano state allertate.

L'uomo si è giustificato affermando che, dopo aver sbagliato direzione, il navigatore di bordo gli ha dato indicazioni di effettuare quanto prima l'inversione di marcia, cosa che lui ha fatto. Il conducente è stato sanzionato dalla Polstrada con il ritiro della patente e una multa fino a 8mila euro, nonché con il fermo del mezzo per tre mesi. I poliziotti stanno preparando due dossier, uno per la Procura di Rieti che evidenzia i profili penali della condotta, l'altro per le autorità del suo Paese, affinché la patente non gli venga più rilasciata.

"Di fronte a quelle immagini non ci sono parole per esprimere lo sdegno di quanti, a causa di condotte così assurde, stanno ancora piangendo la perdita di una persona cara", ha dichiarato Paolo Maria Pomponio, direttore del Servizio Polizia Stradale presso la Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato.

"Ho assicurato all'Inviato Speciale Onu per la sicurezza stradale Jean Todt, nel corso di un recente incontro - ha aggiunto - che la Polizia di Stato farà di tutto per divulgare il valore universale della sicurezza stradale. Anche togliendo la possibilità di guidare a quelli che, con le loro condotte scellerate, continuano a mettere a serio rischio la vita di ignari automobilisti. Perché guidare non è uno scherzo, ma una cosa molto seria". 

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