Disturbi di personalità e giustizia: una legge per non inficiare la punibilità
La proposta di Antoniozzi: “Fare in modo che siano considerati solo quelli gravissimi. Altrimenti arriveremo ad includere i disturbi d'ansia tra quelli potenzialmente inficianti, lo dico con amara ironia”
ROMA. Il vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, ritiene che il Parlamento debba legiferare sui disturbi di personalità, affinché non venga lasciato alla giurisprudenza il compito di affrontare la loro connessione con la parziale imputabilità.
“È necessario che venga introdotta e specificata la misura in cui possano inficiare la punibilità - ha aggiunto Antoniozzi - dobbiamo fare in modo che solo i gravissimi disturbi siano considerati altrimenti c’è il rischio di farla franca per tante persone che hanno commesso reati gravissimi. Mi pare che la corte di assise abbia agito correttamente nel caso di Benno Neumair ma è impensabile che disturbi che non alterano lo psichismo e il comportamento possano inficiare la punibilità di reati gravissimi”.
“Il disturbo antisociale - ha concluso il parlamentare - è praticamente presente in tutti i delinquenti. Su questo è necessario un confronto e un chiarimento in sede legislativa altrimenti arriveremo ad includere i disturbi d'ansia tra quelli potenzialmente inficianti e lo dico con amara ironia”.