Notte fuori casa per cinquanta persone in Umbria dopo il terremoto
Nessuna scossa violente, dopo il forte sisma di ieri, 9 marzo. Oggi resteranno precauzionalmente chiuse le scuole a Umbertide e in gran parte dei comuni della provincia di Perugia, compreso il capoluogo
ROMA. Sono state una cinquantina le persone che hanno passato la notte fuoridalle loro abitazioni tra Umbertide e Pierantonio in Umbria dopo il forte terremoto di ieri. Le persone sono state alloggiate presso due palestre.
La notte è trascorsa in maniera tranquilla senza ulteriori scosse dopo le due forti della gionata di ieri.
Proseguono intanto le verifiche dei vigili del fuoco, protezione civile e tecnici comunali per fare un quadro dei danni. Oggi intanto resteranno precauzionalmente chiuse le scuole a Umbertide e in gran parte dei comuni della provincia di Perugia, compreso il capoluogo.
Dunque, l'Umbria è ripiombata ieri nell'incubo terremoto per tre scosse di magnitudo compresa tra 3.9 e 4.6 che hanno avuto come epicentro Umbertide, paese ad una trentina di chilometri da Perugia: la prima, di magnitudo inizialmente stimata in 4.4 dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e successivamente corretta in 4.3, è avvenuta nel primo pomeriggio.
In serata invece la nuova scossa di 4.6 sulla scala Richter è stata avvertita distintamente anche a Perugia e provincia, seguita da una di magnitudo 3.9. Secondo il sito dell'Ingv, l'epicentro della scossa più forte è stato localizzato a 6 chilometri da Umbertide, ad una profondità di 8 chilometri. E la gente si è riversata di nuovo in strada. La prima scossa, seguita da alcune lievi repliche, è avvenuta alle ore 16.05 con epicentro nella frazione di Montecastelli, a circa 5 chilometri dalla città di Umbertide, lungo la statale Tiberina che porta a Città di Castello. Ed è stata avvertita in una zona molto ampia. Case e palazzi hanno tremato anche nel capoluogo umbro.
"Certamente è stato risentito fra le province di Perugia, di Arezzo e nel Ternano fino alle Marche e alla costa adriatica", ha detto Salvatore Stramondo, direttore dell'Osservatorio nazionale terremoti dell'Ingv.
Dopo i primi sopralluoghi a Umbertide e nei centri vicini, non sono stati segnalati gravi danni né problemi per le persone. Tante telefonate - ma legate per la maggior parte a richieste d'informazioni - sono giunte ai vigili del fuoco, che hanno attivato anche un elicottero per sorvolare la zona. E' stato segnalato qualche piccolo distacco di intonaco, e cornicioni e tegole caduti. "Tanta paura, ma niente panico", hanno raccontato i cittadini, molti dei quali sono scesi in strada.
"Si è sentito fortissimo", ha detto il sindaco di Umbertide, Luca Carizia, spiegando di avere subito avviato i sopralluoghi, in primo luogo nell'ospedale e negli edifici scolastici e confermando che al momento non si segnalano danni. In serata, intorno alle 20, la nuova forte scossa, che si è distintamente sentita anche nel centro di Perugia dove i palazzi hanno tremato. Per precauzione ad Umbertide e a Perugia domani e sabato le scuole resteranno chiuse e diversi sindaci della provincia di Perugia stanno decidendo per la chiusura delle scuole . Sempre in maniera precauzionale, per permettere i controlli, è stata anche temporaneamente sospesa la circolazione dei treni sulla ex Ferrovia centrale umbra tra Ponte Pattoli, nella zona di Perugia, e Ranchi, nel Tifernate, secondo quanto ha annunciato Rfi.
Le verifiche fatte in serata da vigili del fuoco e protezione civile, dopo la nuova scossa, escludono al momento danni consistenti a persone e cose. A Umbertide e nelle frazioni, la paura è stata comunque tanta. "Il mio palazzo ha tremato fortissimo - racconta un uomo - e le finestre sembrava che dovessero rompersi, ma poi non ci sono stati danni, è tutto a posto".
"E' stata una scossa forte, forse sussultoria - spiega un altro residente - ed è stata anche piuttosto lunga".
La memoria di tutti torna al sisma del 2016, e, prima, a quello del '97. Un anziano racconta di una forte scossa nel 1984: la mappa della sismicità preparata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia indica che risale al 29 aprile di quell'anno, con magnitudo 5.6 e che interessò tutta l'Umbria settentrionale. Tra le località più danneggiate, Assisi, Gubbio, Perugia Città di Castello e proprio Umbertide.
Quella colpita "è una zona che ha una sismicità storica e recente importante", ha spiegato ancora il direttore dell'Osservatorio nazionale terremoti dell'Ingv Stramondo. E' possibile dire al momento che "il terremoto è avvenuto in un'area nella quale il meccanismo è quello estensionale, tipico della zona degli Appennini", una sorta di 'stiramento' della crosta terrestre in corrispondenza dell'Appennino con un conseguente allargamento dell'Italia Centrale". La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, segue l'evolversi della situazione, in contatto con i vertici della Protezione civile.