Accumulatore seriale scomparso da tre mesi: trovato senza vita sotto cataste di oggetti
Il corpo dell’uomo, un ottantenne ex giocatore di hockey ed ex impiegato alle Poste, è stato ritrovato dalla ditta incaricata di sgomberare l’appartamento dal quale i vicini di casa sentivano provenire cattivi odori. Il sopralluogo non aveva dato esiti, data la mole di cianfrusaglie presenti in loco
FOGGIA. Lo stavano cercando ovunque da tre mesi ma Raffaele Lioce, di 80 anni, è sempre rimasto nella sua casa al terzo piano di viale Mazzini a Foggia: oggi, venerdì 17 marzo, il suo cadavere è stato rinvenuto sotto gli oggetti, raccolti in strada, accumulava tra le mura della sua abitazione.
Il corpo dell’uomo è stato ritrovato dalla ditta incaricata di sgomberare l'appartamento dal quale i vicini di casa sentivano provenire cattivi odori. Da quella casa, uscivano soltanto i topi e gli insetti. Da fine novembre nessuno ha avuto più notizie dell’ottantenne; il 16 febbraio è stata presentata una denuncia di scomparsa, dopo la quale la prefettura ha avviato le ricerche.
Il 17 febbraio i vigili del fuoco hanno fatto un primo sopralluogo ma non hanno trovato altro che cianfrusaglie. Per i vigili è stato difficile persino aprire la porta d'ingresso data l'enorme quantità di rifiuti e oggetti che Raffaele, accumulatore seriale, teneva in ogni stanza del suo appartamento di quattro vani, ampio circa 120 metri quadri.
Lioce, ex giocatore di hockey ed ex impiegato delle Poste, da anni non aveva più rapporti con la sua famiglia: la moglie e due figli. Viveva della sua pensione e aveva un amministratore di sostegno. Di solito andava a mangiare alla mensa per i bisognosi, come hanno raccontato gli amici.
Ad accendere i riflettori sul caso è stata la trasmissione 'Chi l'ha visto?' che dal primo marzo ha insistito sulla tesi che l'uomo potesse essere ancora in casa. I vicini, esasperati dalla situazione igienico-sanitaria precaria, hanno lanciato numerosi appelli. Solo da circa due settimane, su ordine del commissario prefettizio del Comune, una ditta aveva iniziato a svuotare la casa, fino ad arrivare alla camera da letto. Lì, il cadavere: semisommerso dagli stessi oggetti che accatastava e dai quali non voleva separarsi. Secondo una prima ispezione cadaverica, sarebbe morto per cause naturali ma è stata disposta l'autopsia.