Chemio negata alla figlia, condanna definitiva per i genitori. Confermati i due anni di pena dalla Cassazione
La vicenda risale al 2015 ma solo un anno dopo dall'esordio della malattia la ragazza venne sottoposta ad accertamenti clinici che confermarono il sospetto di leucemia linfoblastica acuta
PADOVA. La Cassazione ha confermato la pena a due anni per Lino e Rita Botter, i genitori padovani di Eleonora, la 17enne che morì di leucemia perchè i genitori si rifiutarono di sottoporla alla chemioterapia, quando la possibilità di guarigine era pari all'80%. La coppia, come riporta il Gazzettino, era stata imputata di omicidio colposo.
La vicenda risale al 2015 ma solo un anno dopo dall'esordio della malattia la ragazza venne sottoposta ad accertamenti clinici che confermarono il sospetto di leucemia linfoblastica acuta.
I familiari però rifiutarono il protocollo medico tradizionale: Eleonora morì nell'agosto del 2016 senza terapia del dolore e con l'unico supporto della vitamina c perchè i genitori erano seguaci del metodo Hamer, tanto da aver sottoposto la figlia esclusivamente a cicli di cortisone, agopuntura e vitamina.