Dopo la ritirata Prigozhin sembra scomparso nel nulla: nessun messaggio
Secondo alcune voci il capo dei miliziani mercenari della Wagner dovrebbe andare in esilio in Bielorussia, ma non si hanno notizie dopo lo stop alla marcia armata su Mosca
ANNUNCIO La Wagner torna in Ucraina, Usa informati da giorni della rivolta
ROMA. A meno di 24 ore dalla ritirata da Mosca, Yevgeny Prigozhin sembra scomparso nel nulla, o comunque resta in silenzio.
Il leader dei miliziani della Wagner ha accettato ieri di lasciare la Russia e di andare in esilio, al momento, in Bielorussia, insieme ai suoi uomini, in un accordo mediato dal presidente Alexander Lukashenko.
Tuttavia, dove si trovi in questo momento non è chiaro. Le ultime informazioni sono di ieri sera quando è emerso un video di Prigozhin che lasciava il quartier generale del distretto militare a Rostov sul Don dopo aver accettato di trasferirsi in Bielorussia.
In base all'accordo, le accuse penali contro Prigozhin saranno ritirate, ma rimangono molte domande sui dettagli.
Per quanto riguarda i combattenti della Wagner, il portavoce del Cremlino Peskov ha detto che non dovranno affrontare azioni legali per aver preso parte alla marcia verso Mosca, dicendo che il Cremlino ha "sempre rispettato le loro azioni eroiche" in prima linea in Ucraina.
Ma, secondo gli esperti, come per l'accordo, rimangono molte domande sul destino dei miliziani dopo la loro rivolta di breve durata.
Intanto, a Mosca un "regime operativo antiterrorismo" è ancora in vigore, il giorno dopo la rivolta dei mercenari della Wagner che hanno minacciato di marciare sulla capitale russa.
Grandi pattuglie di polizia erano ancora dispiegate lungo la strada principale che porta fuori Mosca, nel sud della capitale.
Nella regione sono state mantenute anche oggi le restrizioni al traffico sull'autostrada che collega Mosca a Rostov (sud-ovest), dove ieri la Wagner, sotto la guida del suo leader, Yevgeny Prigozhin, aveva preso il controllo del quartier generale militare, prima di ritirarsi.
Le autorità hanno anche affermato che un giorno libero dal lavoro introdotto per frenare gli spostamenti in città rimarrà in vigore domani, lunedì, per motivi di sicurezza.