Allarme bomba, evacuati prima il Louvre e poi anche la reggia di Versailles
Massima allerta dopo l'escalation sanguinosa in Medioriente e l'attentato di ieri ad Arras, nel nord, in cui un ventenne di oprigini cecene ha ucciso un professore. Il governo precisa che finora si è tratto sempre di falsi allarmi
PARIGI. Il Museo del Louvre, il più visitato al mondo, è stato chiuso oggi per motivi di sicurezza legati all'allerta terrorismo che da ieri è stata elevata al massimo livello in Francia. Una portavoce del museo, dopo l'annuncio della chiusura a metà giornata, ha poi precisato all'agenzia Afp che "il Louvre ha ricevuto un messaggio scritto relativo a rischi per il museo e per i suoi visitatori. Abbiamo scelto di evacuarlo e di chiuderlo per tutta la giornata, il tempo necessario per procedere alle indispensabili verifiche".
Evacuazione anche alla reggia di Versailles, vicino a Parigi, dopo un'allerta alla bomba. Secondo quanto si apprende, l'allerta è arrivata con un messaggio anonimo sul sito della polizia. Come accaduto in mattinata per il museo del Louvre, dopo la minaccia la reggia di Versailles non riaprirà per oggi.
Il ministro dell'Interno francese, Gérald Darmanin, ha annunciato stasera in conferenza stampa che 65 persone sono state fermate negli ultimi sette giorni - dall'inizio dell'offensiva di Hamas contro Israele - per "atti antisemiti". Il ministro ha precisato che gli atti registrati sono stati 189 in totale.
Dopo l'attacco di Arras ieri, con l'uccisione di un professore da parte di un ceceno armato di coltello, il ministro ha notato "un'atmosfera di evidente jihadismo" nel Paese ma più in genere in tutto il mondo, con persone pronte "a passare all'azione".
Quanto alle allerte di oggi alla bomba - prima al museo del Louvre, poi alla Reggia di Versailles e stasera fra l'altro anche alla gare de Lyon - Darmanin ha detto che dopo la dichiarazione della massima allerta terrorismo le verifiche sono particolarmente scrupolose quando si ricevono telefonate di minacce o email da parte di anonimi. "In tutti e tre i casi - ha detto Darmanin - posso annunciare che le minacce non erano reali".
Darmanin, ha annunciato di aver chiesto "l'espulsione di tutti gli stranieri considerati pericolosi dai servizi di informazione".
L'assassino del professore, subito arrestato, è un ceceno di 20 anni, che molti rimproverano oggi ai successivi ministri dell'Interno di questi anni di non aver espulso con tutta la sua famiglia, diversi membri della quale erano schedati come radicalizzati.