Gardone / Il furto

Colpo grosso al Vittoriale degli Italiani: rubate le opere d’arte di Mastroianni per un milione di euro

Il presidente del complesso, Giordano Bruno Guerri: «Nulla del lascito dannunziano è stato invece toccato. Siamo al lavoro con i carabinieri locali e gli specialisti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza. La prima buona notizia è che un pezzo è già stato recuperato»

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GARDONE RIVIERA. Furto di opere d'arte da un milione di euro al Vittoriale degli italiani a Gardone Riviera, in provincia di Brescia, dove sono sparite 49 opere dell'esposizione temporanea dell'artista Umberto Mastroianni, allestita dal 30 dicembre scorso e che doveva chiudersi oggi (8 marzo). Vetrine e teche, quando gli addetti se le sono trovate davanti, erano vuote. Tutte le opere che componevano l'esposizione sparite, trafugate nella notte tra mercoledì 6 marzo e giovedì 7 marzo.

A scoprire il clamoroso furto sono stati gli addetti della grande area museale che si affaccia sul lago di Garda, che quando hanno aperto le porte hanno trovato tutti gli espositori vuoti. All'interno avrebbero dovuto esserci gioielli e sculture in oro. La mostra era allestita nella zona «D'Annunzio Segreto», una porzione sotterranea della casa museo che era stata di Gabriele D'Annunzio, che ora viene utilizzata per specifiche rassegne, diverse dalle collezioni permanenti del museo. I responsabili del Vittoriale hanno immediatamente chiamato i Carabinieri, che hanno fatto intervenire gli specialisti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, competenti per tutta la Lombardia.

Uno dei gioielli trafugati è stato recuperato, poco più tardi, a poca distanza dalla sala espositiva, sempre all'interno del complesso museale, probabilmente perso dai ladri durante la fuga. Il pezzo è ora affidato alla Scientifica per cercare eventuali tracce utili alle indagini. Nel «D'Annunzio Segreto» era allestita la mostra temporanea «Come un oro caldo e fluido. Gli ori di Umberto Mastroianni» con opere prestate al Vittoriale direttamente dalla collezione della famiglia Mastroianni. A entrare in azione, secondo chi indaga, una banda di professionisti che ha studiato nel dettaglio il colpo.

La notte del furto infatti erano attivi gli allarmi, che non sono suonati, ed erano presenti guardie giurate all'interno e all'esterno della struttura, che non si sono accorte di nulla. Per farsi strada è stata forzata una porta laterale dalla parte del bosco. All'interno dello spazio museale i ladri hanno lavorato con perizia, aprendo, senza romperle, le teche a incastro che custodivano gioielli e sculture di Mastroianni. Nella stessa sala erano esposte anche opere di un altro maestro orafo, Buccellati, che non sono state toccate. Umberto Mastroianni - figlio di Vincenzo Mastroianni e della seconda moglie Luigia Maria Vincenza Conte e zio dell'attore Marcello Mastroianni - fu uno tra i più significativi e geniali artisti della scultura del Novecento.

La mostra allestita al Vittoriale contava una cinquantina di pezzi tra gioielli e sculture riconducibili a un unico registro linguistico, quello della scultura-pittura di Mastroianni. Il presidente del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, con una nota ha confermato l'accaduto e spiegato che «nulla del lascito dannunziano è stato invece fortunatamente toccato. Siamo da subito al lavoro con i carabinieri di Gardone Riviera e gli specialisti del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza, e la prima buona notizia è che un pezzo è già stato recuperato. Stiamo già lavorando con le forze dell'ordine per tutelare il Vittoriale. Organizzeremo una conferenza stampa sabato per aggiornamenti, al Vittoriale».

Per il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, «la notizia desta una grande amarezza e ci lascia la sensazione di un luogo d'arte e cultura profanato da persone che non ne hanno alcuni rispetto».

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