Eluana, i giudici hanno deciso

di Patrizia Todesco

Alla fine i giudici hanno deciso. Eluana può morire. Il sondino si può staccare. A poche ore dalla sentenza l’opinione pubblica si è già divisa tra favorevoli e contrari. Destra e sinistra, laici e cattolici. Ognuno a dire la sua. Ognuno con una certezza in tasca. Sono intervenute anche le suore di Lecco che in questi anni hanno curato Eluana: «Se c'è chi la considera morta, lasci che Eluana rimanga con noi che la sentiamo viva. Non chiediamo nulla in cambio, se non il silenzio e la libertà di amare e donarci a chi è debole, piccolo e povero». Per il padre, invece, «è la fine dell’inferno». Sarà vero?
Penso ad Eluana e ai 17 anni trascorsi in quel letto. Diciassette anni sono tantissimi. Una vita. Penso anche ai tanti come Eluana. Oggi, venerdì 14 novembre, è il compleanno di Denis Agostini, il ragazzo di Lavis in coma vegetativo dal 4 agosto 2006. Per lui i genitori hanno organizzato una festicciola presso la casa di riposo di Povo dove è ospitato. Sono le loro parole quelle che mi sembrano più significative in questo momento. Proprio sul caso Eluana erano intervenuti dicendo: «Ci viene rabbia perché, improvvisamente, tante persone hanno il coraggio di giudicare quel papà che ha deciso di staccare il sondino e di farla finita. Ma come si permettono? Dove sono stati in questi lunghi anni in cui lui aveva bisogno di avere vicino qualcuno per una parola di conforto, di soldi o di qualsiasi altra cosa?».
Già, chi siamo noi che non abbiamo vissuto quel dramma per giudicare...

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