Buon Natale, senza troppe ansie

Racconta il tuo più bel 25 dicembre, anche i buoni sentimenti sono contagiosi 

di Patrizia Todesco

Mancano pochi giorni a Natale. I più contenti sono sicuramente i bambini. Lo aspettano con ansia, contano le finestrelle del calendario d’avvento che mancano al grande giorno, chiedono di Gesù Bambino, di Babbo Natale, ma anche dell’asinello e della stella cometa. E gli adulti? Tutti ad augurare buon Natale anche se tra i «grandi» sono più quelli che vorrebbero arrivare direttamente al 7 gennaio. Le statistiche parlano di aumento della depressione e dei sucidi, ma anche di altre patologie. Della serie, non è tutt’oro quel che luccica. Un’indagine rivela che il disagio di Natale non è legato all’eccesso di cibo o allo stress da regali, ma ha a che fare con le aspettative tradite e le promesse mancate. In pratica sembra che a Natale si debba per forza essere felici anche se felici magari non si è. E allora arriva l’ansia, l’ansia di chi vorrebbe una vita che non ha, un affetto che non c’è più, tranquillità nel campo della salute o dei soldi. Natale dunque tempo anche di bilanci di un anno e a volte di una vita. Ecco perché di solito i Natali più belli sono quelli trascorsi da bambini o con i bambini. Credere alla magia di Natale o far finta di crederci attenuta le paure.
Nella speranza che tutti abbiano un cuore ancora un po’ bambino per godere di queste feste, nonostante dati e statistiche voglio comunque augurare a tutti un BUON NATALE.


P.S: volete raccontare il vostro più bel Natale? A volte anche i buoni sentimenti sono contagiosi....

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