I denti sono miei e il dentista vorrei sceglierlo io
Questa volta do ragione ai dentisti. Non che la categoria mi sia particolarmente simpatica. Quando ci vado muoio di paura ed esco con il portafoglio decisamente alleggerito, ma sulla nuova legge provinciale sull’odontoiatria sto dalla loro parte. E questo per un semplice motivo. Perché i denti sono i miei e credo di avere diritto di poter scegliere dove farmi curare. E così dovrebbe essere anche per chi ha redditi bassi e per i ragazzi fino a 18 anni, i principali beneficiari dei soldi stanziati dall’ente pubblico.
La norma, invece, prevede un meccanismo diverso. Fissa le tariffe, stanzia i soldi e l’utente, per beneficiare dei contribuiti, deve andare solo da quei dentisti che accettano le condizioni poste dalla Provincia e che dunque firmano la convenzione. Da parte loro i dentisti chiedono che i pazienti possano andare da chi vogliono, indifferentemente dal loro dentista di fiducia piuttosto che da quello che fa le tariffe più basse, e che comunque abbiano diritto a ricevere il contribuito considerato che l’esborso per l’ente pubblico sarebbe comunque lo stesso. In pratica se la Provincia decide che per una carie paga dieci ma dal mio dentista costa 15, io vorrei comunque poter scegliere di andare dal mio dentista mettendo mano al portafoglio e pagando di tasca mia la differenza. Se non diamo importanza al rapporto di fiducia tra medico e paziente dovremmo tutti prenotarci una bella settimana in Croazia dove, si sà, le cure dentali costano molto meno. In una settimana ti rifanno la bocca. «Qua ci avrebbero messo sei mesi con il doppio del prezzo» - raccontano in molti. Può darsi. Ma facendo un paragone ci sono imprenditori edili disposti a costruire una casa in pochi mesi facendo felice chi ha fretta. Poco importa se le malte hanno i loro tempi di asciugatura, se bisognerebbe aspettare per questioni di assestamento, e se dopo qualche anno i danni della fretta, dei materiali scadenti e dell’incompetenza si fanno vedere.
Una casa, però, si può ricostruire. I denti, quelli veri, sono unici.