Berlusconi prepara una nuova offensiva propagandistica

di Fabrizio Franchi

Aiuto! Ci risiamo. Silvio, che si sente in campagna elettorale permanente, non vede l'ora di tornare a fare ciò che gli riesce meglio: la propaganda, anche contro ogni evidenza. Oggi sul sito del Pdl è apparso il messaggio che ha mandato a www.forzasilvio.it annunciando che il suo governo del fare lancerà una imponente campagna propagandistica. Per inciso, il suo “governo del fare” sarebbe quello che ha fatto i cinque punti annunciati nelle ultime settimane. Cinque punti di cui non abbiamo visto traccia perché, tra l'altro, la strombazzata riforma della giustizia è già finita nel cestino.

Siccome ha sempre dato più peso agli annunci che ai fatti, ha deciso innanzitutto di fare partire un altro sito che si chiama http://www.governoberlusconi.it/ , tanto per smentire la concezione delle democrazie liberali che un governo è per il bene comune e non di una parte. Poi ha deciso di rilanciare la pagina su Facebook che – conoscendo il popolo del social network - ci metterà pochi giorni ad andare in tilt tra insulti, frizzi e lazzi.

Ancora: da lunedì, scrive il Nostro, “è disponibile il nuovo servizio per iPhone e iPad “Le news del Governo del fare”, scaricabile gratuitamente on line, per avere ogni giorno informazioni, commenti e notizie sull’attività di governo”... Chissà se pubblicherà anche tutte le volte che finisce in minoranza in Parlamento. 

Poi annuncia che via mail manderà ai suoi sostenitori i materiali che illustrano l'attività di governo. Ci renderemo conto che questi materiali saranno arrivati non appena anche su questi blog i suoi militanti faranno copia e incolla di queste imperdibili email, precedute dal “viva sempre viva Silvio”.

Infine, ma non ultimo, siate pronti a ricevere tonnellate di libri che spiegano le realizzazioni della legislatura, unitamente alle news che spedirà attraverso i cellulari.

Molte di queste iniziative avvengono tramite nuove tecnologie che, paradossalmente, Berlusconi ha dimostrato di non conoscere (ricordate Gogol, anziché Google?), ma soprattutto di temere e di controllare in tutti i modi, sia con il decreto Pisanu che impedisce il free wireless, sia con i reiterati assalti pro domo Mediaset a Youtube per i contenuti dei video.

Comunque intende farli scattare come una sola armata questi mezzi, se il 14 non dovesse avere la fiducia in Parlamento.

In fin dei conti questo stato di tensione lo desidera, perché sa che immettere adrenalina nel corpo elettorale è l'unico modo per chiamare i sostenitori in trincea, così come una volta si chiamavano i soldati a difendere la Patria. Di qua o di là, costringendo anche chi non vuole a schierarsi.


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