Belpietro e il giornalismo del "si dice che"
Che esistesse un gionalismo del "si dice che" ne eravamo consapevoli, che trovasse dignità da prima pagina serviva la ritrovata coppia Feltri-Belpietro.
Maurizio Belpietro si è esibito in un editoriale su Libero, dal titolo: "Su Gianfranco iniziano a girare strane storie..." Strane storie che si ridurrebbero a due. La prima: qualcuno, ma non si dice chi, avrebbe pensato di organizzare un falso attentato al leader di Fli. L'attentato avrebbe dovuto avvenire durante una visita istituzionale ad Andria e per organizzarlo ci "si sarebbe rivolti a un manovale della criminalità locale, promettendogli 200mila euro", afferma Belpietro. Soprattutto dovrebbe avvenire in modo da attribuirlo "a ambienti vicini a Berlusconi, così da far ricadere la colpa sul presidente del Consiglio".
La seconda "strana storia", è più divertente, o amara, fate voi. "E' ambientata a Modena - sostiene Belpietro - Qui lo scorso anno, un tizio uguale in tutto e per tutto a Gianfranco Fini si sarebbe presentato a una signora che esercita il mestiere più vecchio del mondo... La signora, che giura di essere nipote di un vecchio camerata, in cambio delle prestazioni avrebbe ricevuto mille euro in contanti. Tutto ciò lo ha raccontato a me, condendo la storia con una serie di altri particolari piccanti e acconsentendo alla videoregistrazione della sua testimonianza".
Fantastico. Prima un attentato. "Si dice che". Non si sa chi lo organizza, non si sa in quale modo questi "ambienti vicini a Berlusconi" potrebbero essere incolpati. Poi si estrae dal cilindro una bella puttana che giura di essere stato avvicinato da uno "uguale a Fini". E infine la ciliegina sulla bella torta di fango che ha scaraventato sul presidente della Camera: "non so se queste storie abbiano fondamento, se si tratti di invenzioni oppure, peggio, di trappole per trarci in inganno”.
Evviva. Il 2010 finisce con una variante del metodo Boffo, con un po' di fango addosso a Fini, anche se "non so se queste storie abbiano fondamento".
E magari fare una bella verifica, come dovrebbe fare un giornalista serio?
Ps: stamattina il Giornale, con Luca Fazzo, ha tirato una bella bordata all'ex collega, sostenendo che il famoso attentato a Maurizio Belpietro, secondo i pm Fernando Pomarici e Grazia Pradella, potrebbe essere fasullo. In sostanza il caposcorta di Belpietro sarebbe quantomeno incorso in un errore di valutazione e per questo lo avrebbero trasferito. Belpietro nega tutto, così come ha negato davanti ai magistrati il nome di chi gli avrebbe riferito di questo presunto attentato a Fini. In realtà, la storia dell'attentato a Belpietro, risultato una bufala, è vecchia. Ne scrisse già il Corriere della Sera a ottobre, ma nessuno diede risalto alla notizia. In tutto questo emerge un retrogusto "strano" come piace scrivere a Belpietro. Vedremo se la querela di Fini, aprendo una strada processuale, chiarirà tutto.