Minetti resisterà, fino a ottobre La mossa inutile di Berlusconi
L'avvenente Nicole sta suscitando un moto di solidarietà: essere scaricato così dopo aver fatto divertire il drago di Arcore... Ma lei otterrà una sostanziosa buonuscita.
Si dimette o no? No, Nicole Minetti non si dimette dal consiglio regionale della Lombardia, ameno fino a ottobre quando maturerà il vitalizio.
Diciamo la verità: dopo che il maggiordomo Alfano le ha chiesto - su commissione del padrone - di lasciare lo scranno di Milano, la giovane e avvenente igienista dentale ha suscitato un moto di simpatia e di solidarietà, nonostante il bunga bunga, le olgettine varie e tentativi di gabbare la questura di Milano per liberare Ruby Rubacuori.
In fin dei conti la ragazza è finita solo nelle mani del satrapo, o “culo flaccido”, come lo definirono le olgettine con impietosa sincerità. Per carità, non è che lei si sia tirata indietro, incantata dai soldi, dal lusso di Arcore, dal sogno di una vita più brillante. E vuoi mettere: piuttosto che trascorrere le giornate a passare il filo interdentale tra la bocca di un signore anziano. Lei è solo una delle tante figurine dell’album personale del Cavaliere. Magari più scaltra di altre, magari più furba, più intelligente e più spregiudicata, ma è solo uno dei pezzi rari messi nella squadra di Arcore.
Ora, un signore che ne ha fatte ben di peggio, come Alfano, che ha cercato di scardinare il sistema della giustizia italiano, che ai tempi del bunga bunga voleva venderci la barzelletta delle cene eleganti, ora si piega a raccontarci la nuova verità che esce dai cervelli che ideano le campagne pubblicitarie di mister Berlusconi. E così stanno facendo tutti i cantori del Berlusca. Daniela Santanchè, che ai tempi del bunga bunga si affannava a sostenere che erano solo giochi innocenti, ora è in prima fila a chiedere che lasci il Pirellone, perché non ha capacità, non ha meriti.
Veri ipocriti allo stato puro, che credono che la cacciata della Minetti dal tempio possa riconciliare Berlusconi con gli italiani, facendo credere loro che è tornato probo e invece non si rendono conto che peggiora la situazione confermando che il bunga bunga c'è stato e confermando le famose parole di Veronica Lario sulle “vergini che si offrono al drago”... E il drago è ancora lì, vorrebbe tornare, ma stavolta ha solo creato sbalordimento. Persino i giornali di casa - Libero e Giornale - non sanno più che pesci pigliare. Dura, davvero dura la legge di chi scrive a comando e dopo aver negato tutto quello che succedeva nella tavernetta di Arcore, ora è costretto a scrivere che la Minetti è indegna di stare in consiglio regionale perché in pratica ha fatto davvero quello che per mesi è stato negato.
Ci consola, a ben vedere, una cosa: che Nicole Minetti riuscirà ad ottenere dal Cavaliere una sorta di buonuscita al pari di Veronica Lario, dimostrando che l’uomo scivola sempre lì.