Politica corrotta, antipolitica assicurata
Caro direttore, la domanda ricorrente di questi tempi è: ma non hanno vergogna? Ho sentito dire e ne condivido l'affermazione: «Questi non diventano rossi nemmeno se li gratti con la carta vetrata». Penso, che non sia più una questione di vergogna. Ormai è un sentimento superato, non esiste più nelle emozioni del politico. Mi convinco sempre di più che sia semplicemente disinteresse al benessere dei cittadini. Quale altra spiegazione ci si può dare nel leggere l'ennesima vergogna, che i nostri Consiglieri trentini ricevono il rimborso delle spese di viaggio al lusso di ben 750 euro mensili ed inoltre, hanno diritto, integralmente senza nessuna riduzione, ai rimborsi chilometrici per raggiungere fuori sede il Consiglio regionale e le Commissioni nei giorni di seduta, e nel contempo leggere che i pendolari, oltre a subire tagli alle corse, devono pagare 6 euro, per avere il libretto con gli orari di autobus, linee extraurbane e treno? Ma è concepibile? Oggi, che per molti lavoratori, raggiungere il posto di lavoro, con il caro benzina, è diventato un lusso, si elargiscono a lor signori i rimborsi per recarsi sul posto di lavoro, come se i compensi ricevuti non fossero sufficienti ad affrontare tale spesa. A quale lavoratore non eletto, in tutto il suo significato, vengono rimborsate le spese del tragitto da casa al lavoro e viceversa? La risposta nel segreto delle urne.
Angelina Pisoni - Lavis
Ci dichiariamo tutti indignati per gli sprechi che, in tempi di profonda crisi economica, sono balzati all'evidenza della cronaca con riguardo al Consiglio regionale del Lazio. Forse nella nostra Provincia non assistiamo a sperperi di denaro pubblico per cene a base di ostriche e champagne ma certamente sono davvero troppi i casi di cattivo uso delle risorse pubbliche. Esemplare in questo senso sembra il caso dell'Accademia della Montagna del Trentino, un ente del quale verosimilmente molti di noi cittadini comuni ignoravano l'esistenza fino a quando se ne è recentemente parlato sull'Adige.
Si fa davvero fatica a comprendere come in tempi di «vacche magre» e di spending review possa giustificarsi un ente siffatto, che svolge non meglio precisate funzioni di promozione del territorio montano e che costa ogni anno alla Provincia (e quindi a noi) 364.407 euro, come da delibera dello scorso 14 settembre, e per il quale si è da ultimo addirittura proposto - ciliegina sulla torta - di aumentare il numero di consiglieri di amministrazione da 5 a 6...
Non lamentiamoci poi che nel resto d'Italia si vogliano abolire le autonomie speciali.
Diego Mellis
diegomellis@libero.it
Veramente senza vergogna. Dopo aver assistito a manovre severe a carico dei contribuenti i nostri sedicenti onorevoli rappresentanti del popolo sovrano proseguono nella loro azione nei propri esclusivi interessi. Molti politici non finiranno mai di stupirci, salvo poi, dichiararsi estranei ad ogni tipo di comportamento scorretto. Non è stato sufficiente mantenere integri e ben saldi i propri privilegi, ma ci voleva di più.
Erano evidentemente pochi i soldi che indegnamente percepivano ogni mese. Dovevano strafare deliberandosi rimborsi spesa magari falsificando anche le pezze giustificative. Lombroso sosteneva che i tratti somatici di un individuo potevano svelare la predisposizione dell'individuo stesso ad essere onesto o disonesto, criminale o galantuomo ecc.. Guardando certi personaggi penso di condividere le sue teorie.
Guardando le foto apparse sui media e riferite ai baccanali degli onorevoli Consiglieri della Regione Lazio (per fortuna non tutti) c'è veramente da vergognarsi. Giochi da basso impero. Feste che nulla hanno a che fare con il Carnevale. Ma il Lazio ho paura che sia solamente la punta dell'iceberg. In sfregio all'austerità ed alla crisi palese questi signori imperterriti procedevano nelle loro attività a tutela del popolo sovrano. Chissà per quale motivo, oltre che a travestirsi o mascherarsi da imperatori tribuni, matrone cortigiane, legionari e gladiatori hanno ritenuto opportuno mascherarsi da maiali!!
I maiali potrebbero offendersi: penso che i maiali non abbiano nulla a che fare con certa gentaglia, e poi, del maiale non si butta via nulla, di quella gente butterei via tutto. Sempre più in basso, ma intanto la casta rimane ben salda in cattedra.
Luigi Francesco Traverso - Civezzano
Non passa giorno che si scoprono comportamenti vergognosi ed inaccettabili da parte dei politici attuali. Il più recente ma sicuramente non l'ultimo caso del Lazio in cui tutti i gruppi consiliari di destra e di sinistra prendevano decine di milioni di euro. C'era poi chi li teneva per sé e li spendeva per acquisti personali e chi li utilizzava per il «partito» per offrire cene od altro ad amici (sempre comunque per raccogliere consensi e preferenze personali) mentre la gente soffriva e subiva tagli di prestazioni ed aumenti di tariffe.
In vista delle prossime elezioni propongo di azzerare tutto, cambiare tutta la classe politica attuale a prescindere dai partiti, non ricandidandola e/o non votandola, proponendo ed eleggendo gente nuova (tanto peggio di così non si può fare! ): chissà che non venga eletto qualcuno che rispetti un minimo di codice etico-morale e si dedichi veramente alle necessità della gente. Uno che sottofirmi un manifesto- codice etico, nel quale si impegni, se eletto, ad accettare un solo semplice stipendio, anche sostanzioso, ma omnicomprensivo di tutti i vari benefici attualmente erogati, con diritto alla pensione all'età stabilita come tutti i lavoratori e con rimborso spese per prestazioni documentate e giustificate,e che la gente finanzi il proprio partito e lo sostenga economicamente! Solo così, con un colpo di spugna, si può riacquistare la fiducia dei cittadini ormai schifati, nauseati e quasi rassegnati! Purtroppo verranno sacrificati quei pochi politici onesti, ma comunque un ricambio fa bene a tutti.
Giampaolo Berlanda
Queste sono solo alcune delle tantissime lettere che ormai arrivano in redazione.
Se l'antipolitica sta gonfiando la rabbia dei cittadini e minaccia di travolgere il sistema è solo e soltanto per colpa della politica, e dei politici, che con i loro comportamenti (per fortuna non tutti, e non in maniera eguale) hanno fatto strame delle istituzioni che incarnavano e hanno tradito il mandato degli elettori con una corruzione e un'illegalità spaventose e inimmaginabili.
Il malaffare ha raggiunto tutti i livelli dello Stato e delle Regioni. Non c'è più tempo da perdere: occorrono cambi di rotta radicali nella gestione del denaro pubblico e segnali forti. Altrimenti verrà spazzato via tutto, senza distinzione alcuna.
p.giovanetti@ladige.it