Le bufale della rete

Per giocare allo sfascio

di Fabrizio Franchi

Da alcuni giorni circola in rete, in particolare su Facebook, una bella bufala confezionata ad arte per fare montare l'indignazione e la rabbia dei cittadini contro i politici. Ossia si sostiene che un tal senatore Cirenga avrebbe fatto approvare in Senato prima della chiusura del Parlamento, una legge di sostegno ai parlamentari per la loro ricollocazione finito il mandato. 

Peccato che il senatore Cirenga non esista, anche se è stato inventato un suo (falso) profilo Facebook, peccato che i senatori sono in tutto 315, mentre in rete si sostiene che avrebbero votato questa legge in 422 e infine che i fondi stanziati per i poveri parlamentari senza più un seggio ammonterebbero a 134 miliardi di euro. Una tale montagna di soldi che ci permetterebbe di risolvere il debito pubblico di una nazione di 60 milioni di persone, altro che di un centinaio di parlamentari.

Il commento di molti, tra quelli che hanno capito di essere stati abbindolati, è stato "meno male, ma avrebbero potuto farlo", quasi un sospiro per aver evitato una disgrazia.

Ora, è vero che molti politici compiono nefandezze, ma non tutti sono arraffoni e soprattutto non sono idioti. Come non vedere dietro queste bufale le manine organizzate di chi ha deciso di mandare tutto allo sfascio, conducendo una campagna elettorale su questa falsariga?

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