Dunque, ora che succederà? La verità è che nessun analista politico riesce a dirlo. E nessuno può dirlo. Probabilmente nemmeno Bersani stesso sa come andrà a finire.

Se il Pd fa il governo con il Pdl, fa felici i grillini e probabilmente al giro successivo perde voti, facendo un governo che rischia di saltare dopo poco, spaccando in due i Democratici.

Se riesce a fare un governo acquistando qualche voto grillino, passa per quello che ha creato nuovi Scilipoti e al giro successivo perde consensi.

Se passa la mano, non nasce nessun governo, perché i grillini non li può vedere nessuno delle altre forze in Parlamento e il Pd perderebbe consensi, perché: ve lo immaginate un governo Crimi con lui che si addormenta e controlla il costo delle caramelle, mentre l'economia va in picchiata?

Insomma, comunque la si giri, il Pd e Bersani perderanno consensi. E allora? Nessuno lo sa che cosa succederà. Certo è che lo spread salirà, la benzina salirà, la disoccupazione salirà. Torneremo al voto, avremo buttato via altri 400 milioni di euro per un nuova consultazione elettorale e avremo un nuovo Parlamento in cui la maggioranza relativa al Senato, invece del Pd, ce l'avrà il Pdl. E il gioco dell'oca sarà tornato alla casella di partenza, cambiando solo il colore di chi deve tirare i dadi per primo.