La neve si è fatta attendere, ma in pista la stagione è iniziata
D’accordo, la neve si è fatta un po’ attendere e le temperature sono ancora ampiamente sopra la media, ma l’inverno, almeno quello agonistico, è iniziato con le prime gare di sci alpino a Madonna di Campiglio. Sin qui si è trattato dei circuiti minori, lunedì sarà però già tempo dell’appuntamento clou della stagione, con la 3Tre, la classicissima di Madonna di Campiglio, sul Canalone Miramonti che ha esaltato tutti i più grandi slalomisti della storia, da Stenmarck (vincitore 40 anni fa esatti) fino ad Alberto Tomba. La penuria di neve ha purtroppo costretto prima la Paganella a rinunciare alle proprie tappe di Coppa Europa, quindi obbligato lo Ski Team Fassa a trasferire la sua due giorni dallo stadio di casa dell’Alloch alla vicina Carezza. Consermatissima martedì 23 la quinta edizione dell’Alpine RockFest, evento-show prenatalizio con molti big del Circo Bianco tra sci, musica e divertimento.
Se dicembre è dedicato soprattutto allo sci alpino, gennaio sarà tutto o quasi per il nordico. Cambiato il calendario, sulla scena salirà lo sci di fondo, con le tappe finali del Tour de Ski riconfermatissime in Val di Fiemme il 10 e 11 gennaio, con le granfondo (la novità Bondone Ski Marathon all’epifania, Millegrobbe a metà gennaio), il Trofeo Topolino e la Marcialonga (25 gennaio, la vera Regina delle prove di lunghe distanze.
A chiudere il mese, ancora in Val di Fiemme, ecco ritornare la Coppa del Mondo di salto e Combinata Nordica, tra il 31 ed il primo febbraio.
Eventi clou inseriti in un contesto di oltre 100 gare di ogni genere e per ogni età, dalla Ciaspolada del 4 gennaio alle ormai classiche dello sci alpinismo.
Ma chi saranno gli osservati speciali trentini, in questi mesi sulla neve?
La stagione ha sin qui messo in evidenza qualche atleta, meno altri: il più sfortunato è stato senza dubbio il noneso Luca De Aliprandini, infortunatosi in apertura di dicembre e costretto a saltare l’intera stagione per la rottura dei legamenti del ginocchio sinistro. Tra i più evidenza sicuramente il saltatore solandro Davide Bresadola eccellente nono a Lillehammer in Coppa del Mondo e proiettato verso i quartieri nobili del salto internazionale. Sugli sci buoni segnali sono arrivati dagli esterti Davide Simoncelli, Cristian Deville e Chiara Costazza mentre Stefano Gross sta cercando di risolvere i proprio problemi con il mal di schiena. Le cose sembrano migliorare ma lunedì a Madonna di Campiglio per arrivare in alto servirà un miracolo. [[{"type":"media","view_mode":"media_preview","fid":"155081","attributes":{"alt":"","class":"media-image","height":"180","style":"float: right;","width":"180"}}]]
Partenza in salita invece per il fondo, almeno nel massimo circuito: Gaia Vuerich fatica a trovare il giusto ritmo e già nel fine settimana avrà una nuova occasione per mettere in mostra eventuali progressi in quel di Davos, Svizzera. Gli ottimi risultati dell’annata passata sin qui attendono a farsi vedere, ma con un po’ di pazienza la carabiniera predazzana ritroverà la forma migliore, quella che ha già dimostrato di avere il moenese Mattia Pellegrin, forse il miglior fondista trentino in questo avvio di stagione.
E tra i giovani? Di talento ce n’è tanto, quasi dappertutto. Ma se si dovessero fare alcuni nomi, ci sentiamo di puntare sullo sci alpinista solandro Davide Magnini (ha fatto man bassa di titoli italiani sulle nevi di casa del Tonale pochi giorni fa), sulla fondista Caterina Ganz, sullo slalomista Davide Da Villa e sulla giovanissima renderebbe Laura Pirovano, alla prima stagione “da grande” che desta non poca curiosità.
Uno sport da seguire in tutti i sensi? Il biathlon, senza dubbio. D’accordo, niente trentini da tifare ma spettacolo e suspence sono assicurati ad ogni gara. E le azzurre Wierer ed Oberhofer sono quasi sempre tra le big.
Detto questo, buon inverno a tutti. Pare che dopo Natale possa arrivare freddo e neve. Speriamo sia così.