Lo scorso 16 gennaio la procura antidoping di Roma ha inflitto un anno e quattro mesi di squalifica a Carolina Kostner. Dieci giorni dopo sono uscite le motivazioni della sentenza: Carolina non è stata accusata né di aver coperto Schwazer, in quanto considerata non a conoscenza delle sue pratiche, né di aver fatto utilizzo di sostanze illecite.

La condanna è relativa al fatto che la Kostner ha mentito al funzionario WADA, dichiarando che il compagno non era in casa nel corso di un controllo a sorpresa. Il regolamento prevede infatti una pena per chi aiuta ad eludere un controllo antidoping, come in questo caso. La sanzione standard è di due anni di squalifica, ma è stata abbreviata in quanto tale comportamento non è stato premeditato, ma dettato da un senso di protezione nei confronti del compagno. 

Ora Carolina può presentare ricorso al TAS: come ho già detto nel precedente post relativo alla vicenda, spero vivamente che la squalifica venga annullata, o comunque estremamente ridotta. Troppe sono le incongruenze e troppo “lieve” il gesto da lei commesso in questa circostanza. È stato accertato che non fosse a conoscenza delle azioni illecite del suo compagno e che il suo comportamento non fosse assolutamente premeditato. Staremo a vedere.