Dalla sicurezza dei vaccini a quella dei punti nascita
Sicurezza: vaccini e punti nascita
Su questo giornale, negli ultimi tempi, sono divampate polemiche a proposito della “sicurezza” dei vaccini e ora si continua a parlare di “sicurezza” delle nascite in ospedali periferici. A parole politici , genitori, operatori sanitari mettono tutti al centro i giusti diritti di ogni bambino a nascere e a crescere sano, con i minori rischi, ma si espongono strategie troppo diverse, discutibili e confuse…
Perfino sui “numeri” non si va d’accordo: sono stati contestati anche i precisi dati sui vaccini esposti su l’Adige del 19 luglio da ragionevolmente.it. Si accusano di presunzione gli scienziati che fanno ricerche sul settore e si accettano invece come verità le discutibilissime ricerche diffuse da medici contestatori su basi fragilissime, orientate da convinzioni personali. È vero che ci sono riviste di parte, ma da decenni le ricerche validate a livello internazionale si trovano su riviste indipendenti con regole fisse di “evidence based medicine.” Su vaccini ho già scritto molto e un sunto dettagliato e documentato si trova sul sito di neonatologiatrentina.it nell’inserto centrale della rivista NT 3/2013.
Sull’inserto di NT 1/2014 – merita leggerlo – è riassunta invece la triste “telenovela” politica dei nostri punti nascita, iniziata ancora nel 2002 (!). Anche qui tanta confusione e tutti che vogliono avere ragione: il Ministero vuole abolire i piccoli punti nascita, le popolazioni insorgono con 50.000 firme, i partiti guardano alle loro convenienze elettorali, gli ostetrici dicono che a Tione e Cavalese si nasce con minore sicurezza…
Secondo me e secondo i dati che ho raccolto per decenni non manca la sicurezza, se si organizzano al meglio le cure. A Tione si è fatto il massimo di confusione. Parte delle mamme vanno ad Arco, un centro che doveva essere eliminato perché a mezz’ora di distanza da Rovereto; diverse partoriscono a Rovereto, dove sono indirizzate da ostetrici di Rovereto (assurdo non farle andare a Trento, più vicino di 20 km); sempre di più scelgono di andare a Trento in base alle dichiarazioni di ostetrici sulla non-sicurezza di Tione. Così da 304 nati del 2008 si è scesi a un centinaio nel 2015… Mah…
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