Quando l'amore fa sparire gli amici
Quando l'amore fa sparire gli amici
Ci sono persone che hanno la tendenza ad apparire e scomparire come Copperfield o Dellai - a proposito di Dellai, lasciando Roma per tornare a Trento conferma la massima di Andreotti che il potere logora chi non ce l'ha -. Ma non parlavo di maghi professionisti; mi riferisco a quelli che trovi ogni giorno, per mesi, per anni, negli stessi posti a fare le stesse cose e poi da un momento all'altro pof! spariscono e non li vedi più. E capisci che si sono fidanzati. Nell'ambiente del ballo succede spesso. All'inizio arrivano sempre in coppia e ballano solo tra di loro, si tirano le menate se lei balla con un altro o se lui guarda un'altra. Vivono una vita col burka e dopo qualche mese scompaiono e non si vedono più. Non vanno più a ballare e non si fanno più vedere nei soliti posti perché ora sono una coppia e tutti gli altri, quelli con cui flirtavano fino a quel momento, gli fanno paura. Ora stanno tutto il giorno a fare gli sdolcinati e il loro unico intento è dimostrarsi quanto si amano.
Di solito hanno delle parole segrete che solo loro capiscono, lui dice «orario dei treni» lei risponde «cunel al forno» e si ammazzano dalle risate. Mentre lui parla, lei gli aggiusta il colletto e gli toglie i pelucchi dalla giacca. Se al ristorante lui ordina una Coca lei interviene «no che la te gonfia» e spiega agli amici «quando el beve la coca el se gonfia come en Zeppelin, e dopo el s'enfila nel let e pim-pum? par la notte de fiaba». I rari momenti in mezzo alle altre persone li trascorrono a controllarsi a vicenda, un attimo lui è il recluso e lei il secondino e l'istante dopo i ruoli si invertono. Il risultato è che dopo un anno così non hanno più niente da dirsi. Hanno esaurito ogni argomento, sono rimasti solo dei rinfacci di seconda mano, e un bel giorno, pof! riappaiono nei soliti posti come niente fosse. E gli amici capiscono che si sono lasciati e sono tornati sulla piazza. Si dividono le zone: uno al Fanum, l'altro al S. Louis. Per le rotture più drammatiche, qualcuno si spinge fino al Village di Verona.
Conosco un veterano di queste smaterializzazioni. Quando sparisce non mi preoccupo perché vuol dire che ha trovato la fidanzata. Poi, con cadenza quasi annuale, mi arriva un suo messaggio ogni venti minuti e capisco che si sono lasciati. Chiama tutti gli amici chiedendo «cosa fai stasera?» e da quel momento riprende la vita normale: va a ballare 9 giorni su 7 e socializza con ogni pseudo femmina nel locale come un estroverso maschio emancipato. Fino alla prossima sparizione.
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