Nuovo assalto con il piccone al bicigrill sul Leno: stavolta la porta ha resistito
Il titolare Alessandro Marangoni: «È la terza volta in dodici mesi, nei casi precedenti avevano asportato la cassa automatica distruggendola per aprirla». Ora le misure di protezione sono potenziate, anche per preservare il registratore di cassa, che costa 18 mila euro ed era stato rotto dai ladri per asportare poche centinaia di euro
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ROVERETO - Sono arrivati in due, di notte, con il volto coperto e un piccone in mano e un solo fine: aprire la porta d'ingresso del Bicigrill per rubare il fondo cassa. E magari alcolici. Un furto che è rimasto solo un tentativo questa volta «ma è la terza volta che subiamo la visita dei ladri in dodici mesi» commenta amaro Alessandro Marangoni il titolare della frequentatissima struttura delle Zigherane lungo la pista ciclabile.
«In due occasioni - prosegue - sono riusciti ad entrare portando via la cassa automatica che in entrambi i casi hanno poi distrutto per aprirle. Questa volta la porta ha resistito all'assalto».
Ma non è un caso perché dopo il secondo furto Marangoni ha preso una serie di accorgimenti per rendere il suo locale a prova di ladri.
«E non potevo fare altrimenti. È brutto trovarsi costretto a "blindare" un luogo, ma non ho avuto alternative viste le esperienze passate. E quindi ho rinforzato ulteriormente la porta d'accesso e la cassa automatica l'ho "chiusa" all'interno di una gabbia d'acciaio.
Ora è praticamente impossibile spostarla. Perché l'ho fatto? La mia cassa costa qualcosa come 18mila euro quindi i ladri per portare via magari 500 euro lasciati come fondo cassa, mi hanno provocato danni per migliaia di euro».
Accorgimenti che sono stati fondamentali per evitare che anche la terza incursione dei ladri in un anno avesse un finale amaro.
I ladri hanno preso a picconate il vetro di uno dei due pannelli che compongono la porta ma l'unica cosa che sono riusciti a fare è stata creare una ragnatela sul vetro. Quindi con il piccone hanno cercato di aprire sempre la porta. E sono riusciti a spostare le ante di pochi centimetri e poi il manico dell'attrezzo ha ceduto: si è rotto.
A quel punto i malviventi - che sono stati ripresi dal sistema di videosorveglianza del locale - si sono dati alla fuga senza riuscire, per fortuna, a portare via nulla.
«Quello che è successo - commenta infine Marangoni - mi lascia tanta amarezza. La città, Rovereto, sta diventando invivibile e poco sicura. Episodi come quello di cui è stato vittima il Bicigrill raccontano di una società che sta cambiando. E non in meglio. E questo non può far piacere. A nessuno». Ma. D.