Forza Italia, l’amarezza di Michaela Biancofiore: “Un dolore vederla morire così”
La deputata bolzanina: “Continuando così, Tajani e i suoi accoliti, scriveranno l'epitaffio a Forza Italia, che sarà un boomerang che gli si ritorcerà contro. Mi auguro che qualcuno nel partito oggi tiri fuori il coraggio, a cominciare dall'impugnare lo statuto che non prevede alcun coordinatore nazionale"
"Scomodando Garzia Marquez, l'ultimo evento in Forza Italia, potremmo titolarlo " Cronaca di una morte annunciata". Da quando infatti Silvio Berlusconi ha nominato Antonio Tajani suo factotum, Forza Italia vive un'odissea che non conosce limiti . Lo affermo col diritto e il dolore di chi Forza Italia ha contribuito a fondarla dal primo minuto e stenta a riconoscerla”. A parlare così è Michaela Biancofiore, deputato di Coraggio Italia e per anni una colonna degli Azzurri.
“Silvio Berlusconi infatti e Antonio Tajani, che oggi gestisce FI invece del Presidente catastroficamente – prosegue la deputata bolzanina – non potrebbero essere più diversi. Si può dire che Tajani è l'antiberlusconi, tanto l'uno l'ha fondata, arricchita di voti e di persone di spessore umano e professionale, tanto l'altro l'ha affossata rendendola fanalino di coda del centro destra e depauperandola dei migliori. Tanto uno è solare, tanto l'altro è ombroso, indisponente naturalmente respingente, voti e persone”.
E ancora: “Tanto uno era geneticamente rivoluzionario e quindi entusiasmante, tanto l'altro è un grigio amministratore dello status quo e della mosceria europea, più che della moderazione. Salini è solo l'ennesimo eccellente parlamentare e dirigente, accompagnato alla porta con consueta maleducazione ed arroganza, senza un perché svuotando ancora una volta FI di voti e credibilità. Un'operazione suicida che ha sottratto a Fi una cinquantina di parlamentari e una infinita quantità di dirigenti territoriali, lascia do gli elettori di FI ogni giorno sempre più attoniti. Berlusconi dovrebbe cambiarne uno solo, Tajani appunto che o non sa o peggio finge di non sapere, come emerge dal dialogo rubato con il Ministro Gelmini”.
"Io credo – conclude la parlamentare – che ci sia una precisa strategia in questo repulisti, sconosciuto a Berlusconi, volto a limitare le candidature solo ai pochi lecchini dell'attuale establishment del partito. Ma continuando così, Tajani e i suoi accoliti , scriveranno l'epitaffio a Forza Italia, che sarà un boomerang che gli si ritorcerà contro. Mi auguro che qualcuno nel partito oggi tiri fuori il coraggio, a cominciare dall'impugnare lo statuto che non prevede alcun coordinatore nazionale".