Ambiente / Montagna

La Carovana dei Ghiacciai, in viaggio nel disastro climatico

di Patrizia Niccolini

"Non dobbiamo smettere di camminare in montagna. Noi siamo parte di questo paesaggio e, come diceva Mario Rigoni Stern, abbiamo senso di esistere solo se ce ne facciamo custodi". Così lo scrittore Matteo Righetto, richiamando a una responsabilità condivisa durante il trekking letterario organizzato dalla Fondazione Dolomiti Unesco nell'ambito della rassegna "Incontri d'alt(r)a quota" che si è svolto a metà luglio lungo il sentiero che porta al Rifugio Falier, sotto la parete d'argento della Marmolada, per riflettere su quanto avvenuto il 3 luglio e ripensare a nostri modi di vivere e abitare la montagna.

Per la direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco Mara Nemela bisogna ripartire anche da un uso corretto delle parole e "scegliere di parlare di crisi climatica, anziché di cambiamento; ribadire l'imprevedibilità di eventi puntuali come quello del tre luglio, senza con questo negare la prevedibilità del fatto che sempre più spesso dovremo affrontare eventi estremi; parlare di prudenza in montagna, anziché di sicurezza, termine che pare sottintendere un rischio zero che non esiste".

Una serie storica che mostra l'arretramento del fronte

Organizzata in collaborazione con i rifugi del Patrimonio Mondiale e il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana Unesco, la 6a edizione della rassegna culturale fa parte del programma dell'Anno internazionale dello Sviluppo sostenibile della Montagna istituito dall'Onu a vent'anni di distanza dall'Anno Internazionale della Montagne del 2002, e il secondo incontro sarà il 27 agosto nelle Dolomiti di Brenta, al Rifugio Agostini, con i geologi del Muse-Museo della Scienza e del Parco Naturale Adamello Brenta-Unesco Global Geopark.

E proprio in Marmolada dal 27 al 31 agosto si terrà la quarta tappa della 3a edizione della Carovana dei Ghiacciai che si concluderà il 3 settembre sul ghiacciaio di Montasio (Friuli Venezia Giulia). La campagna itinerante è promossa da Legambiente nell'ambito della campagna ChangeClimateChange con la partnership scientifica del CGI-Comitato Glaciologico Italiano per monitorare lo stato di salute dei ghiacciai alpini e raccontarne l'inesorabile e rapido ritrarsi a causa della crisi climatica.

"Con la terza edizione - ha dichiarato Giorgio Zampetti, direttore nazionale Legambiente - vogliamo fornire dati ed elementi concreti per chiedere al governo italiano di spingere l'acceleratore per arrivare a emissioni di gas a effetto serra nette pari a zero nel 2040, in coerenza con l'Accordo di Parigi (COP 21), e di dotarsi di un piano di adattamento al clima per tutelare i territori e le comunità. A partire dalle aree più colpite, come le Alpi". In collaborazione con il CGI, Arpav e Carovana, il Museo di Geografia dell'Università degli Studi di Padova propone nella tappa veneto-trentina di "Fare un passo indietro", iniziativa che ha tre significati: "accettare il fatto che il ghiacciaio sta morendo, è ora di lasciarlo in pace nella sua sofferenza caratterizzata da forte instabilità; osservarlo da un balcone privilegiato (la prospiciente catena del Padón) per coglierne le relazioni con la presenza umana e il territorio circostante; guardarlo come uno specchio che riflette il nostro modello di sviluppo economico, insostenibile; un potente monito a cambiare rotta nei nostri stili di vita". Sabato 27 agosto ci sarà dunque un'escursione a tappe con riflessioni di vari esperti lungo il Sentiero Geologico di Arabba tra il rifugio Padón e Porta Vescovo e domenica 28, alle 12, al Punto 3-Stazione fotografica, momento poetico e musicale con flashmob danzante. Lunedì 29, alle 18, al Teatro parrocchiale di Campitello all'incontro dedicato a "Il turismo invernale nell'era dei cambiamenti climatici" intervengono Andrea Pugliese (Legambiente Trento), Licia Favè (Sat Alta Val di Fassa), Franco Tessadri (Mountain Wildeness), moderati da Vanda Bonardo responsabile nazionale Alpi di Legambiente e coordinatrice della campagna (info e programma completo su legambiente.it/articoli/carovana-dei-ghiacciai-tappe).

A Trento, nell'ambito del progetto "Don’t wash the green" finanziato dal PGZ Arcimaga, il 9 e 10 settembre Villa Sant'Ignazio ospiterà un Social Camp dedicato proprio al tema della sostenibilità ambientale con ospiti il climatologo Roberto Barbiero, referente tecnico dell'Osservatorio trentino sul clima, la co-fondatrice di Fridays For Future in Italia Sara Segantin, Giacomo Oxoli e gli attivisti/e del movimento internazionale XR Trentino-Südtirol (info: ufficiostampa@vsi.it). Il 13 settembre, inoltre, nel Parco Nazionale dello Stelvio, a Peio, si svolgerà la prima delle tre "Giornate dei ghiacciai", ciclo che proseguirà il 4 luglio e il 7 settembre 2023 promosso dalla Cabina di regia delle aree protette e dei ghiacciai e organizzato dalla rete dei Parchi con il Muse per trattare temi relativi ai ghiacciai e agli ambienti alpini d'alta quota partendo dalla loro vulnerabilità. Info: parcostelviotrentino.it; www.pnab.it; www.parcopan.org.

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