Stop alle auto a benzina e diesel dal 2035, Cattoi e Testor: “Una follia”
Le parlamentari della Lega sparano a zero contro Bruxelles e parlano di “regalo ai cinesi”
Le parlamentari della Lega Elena Testor e Vanessa Cattoi si scagliano contro Bruxelles, che ha deciso di stoppare la vendita di auto a benzina e diesel dal 2035. “È una follia” spiegano. “La Lega è stata da subito contraria – spiegano la senatrice e la deputata del Carroccio – a una norma che penalizza profondamente l’industria italiana, eccellenza e leader mondiale del settore. Un danno per migliaia di lavoratori a totale vantaggio delle industrie cinesi che producono batterie”.
”Va impedita questa scelta ideologica, anche se totalmente ideologica forse non è visto che la Germania ha registrato la peggiore performance di crescita dell’export tra tutti i Paesi europei soprattutto per il mercato dell’auto. Solo il 13% per la Germania che registra la peggiore performance tra tutti i Paesi Europei contro l’ottimo risultato registrato dall’Italia che arriva al 20%. La minor crescita tedesca con un meno 840 mila vetture rispetto al 2019 forse è determina dal fatto che la Germania puntando molto sulla motorizzazione elettrica (anche per i suoi accordi commerciali con la Cina per la fornitura di batterie) è stata penalizzata dal fatto che le vendite delle macchine elettriche non hanno preso piede in Europa e così, casualmente a inizio anno, l’Europa decide di stoppare la motorizzazione endotermica da qui a pochi anni per indirizzare il mercato dell’auto verso l’elettrico”.
"Vorremo ricordare come quest’ultimo sia da considerarsi una fase di transizione tecnologica provvisoria visto che dovremmo puntare su altre tecnologie più sostenibili per il nostro Paese se non vogliamo passare ad una dipendenza cinese dei nostri mercati non solo nazionali ma anche Europei. Anche la Presidente di Federauto Camilla Girarardi sulla stampa locale trentina ha dichiarato che queste regole trasformano la mobilità in un affare sempre più per ricchi. Anzi, solo per ricchi. Non possiamo che unirci alla sua voce”.