Riva e Arco, elezioni con fantasma

Mai così in basso. L’Alto Garda, definito a parole zona strategica per il futuro del Trentino, si trova dopo queste elezioni con le pezze sul sedere. Mai così poveri. Non c’è uno straccio di rappresentante in consiglio provinciale, non un eletto, non una persona che in qualsivoglia partito, in maggioranza o all’opposizione, possa alzarsi e perorare un progetto, un intervento, una risposta ad una necessità, di Riva, Arco, Nago-Torbole, Tenno, e Ledro. ...

CHE COSA CI HA FATTO MALE?

Che cosa ci ha fatto più male in queste settimane?  Ciascuno di noi può rispondere a questa domanda in modo diverso, con riferimento al proprio vissuto personale o ad accadimenti collettivi dei quali può essere stato parte in causa o semplice spettatore. Quel che è certo è che è da tempo tramontato il mito del Trentino e dell’Alto Garda, come isole felici.

Alto Garda, nostalgia da trenino

 E se la soluzione fosse quella del trenino? Ancora sul disastrato collegamento stradale Riva-Rovereto, ma in una prospettiva diversa, da quella del tunnel lungo, corto, lunghissimo ecc. ecc. Il dibattito, visto come stanno le cose e ci si affida a nuovi progetti e a tempi biblici,  dovrebbe allargarsi a quell’alternativa (che tuttavia non esclude la sistemazione e l’adeguamento di una strada da tempo al collasso) che è rappresentato dal treno, con il vagheggiato ritorno del “trenino”.

Alto Garda, nostalgia da "trenino"

E se la soluzione fosse quella del trenino? Ancora sul disastrato collegamento stradale Riva-Rovereto, ma in una prospettiva diversa, da quella del tunnel lungo, corto, lunghissimo ecc. ecc. Il dibattito, visto come stanno le cose e che si preannunciano nuovi progetti e tempi biblici, dovrebbe allargarsi a quell’alternativa (che tuttavia non esclude la sistemazione e l’adeguamento di una strada da tempo al collasso) che è rappresentato dal treno, con il vagheggiato ritorno del “trenino”.