Riva, c'è l’idea de Eccher

Ad un anno dal voto anche nel centrodestra si muovono i primi passi per individuare il prossimo candidato sindaco. Al senatore del Pdl è stata chiesta la disponibilità. Lui ammette: «Mi piacerebbe ma non vedo spazi». Voci anche sul ritorno di Malossini. Che dice: «In questo momento è no. Per il futuro vedremo»

malossiniRIVA DEL GARDA - Giusto un anno fa, era il 14 aprile 2008, giorno del trionfo di Silvio Berlusconi, per un lungo pomeriggio di passione lasciò tutti col fiato sospeso. A cominciare da Claudio Molinari che scrutava preoccupato i numeri che arrivavano soprattutto dal «cuore» di Riva dove le urne premiavano il candidato del Pdl Cristano de Eccher e lanciavano un messaggio di delusione e preoccupazione al sindaco e senatore uscente (in sei sezioni su 13, soprattutto nel centro storico, de Eccher ebbe la meglio su Molinari). Quel giorno il candidato del Pdl perse per poco la corsa con Molinari ma in Senato ci andò lo stesso grazie al gioco dei resti. Oggi il suo nome torna a legarsi a Riva del Garda perché nel centrodestra c'è chi pensa ad una candidatura di spessore come la sua per unire il fronte che tra un anno cercherà di strappare il governo della città al centrosinistra autonomista.
Sulle possibilità concrete che il disegno vada in porto lo scetticismo prevale sulla speranza. Anche perché nello stesso Partito della Libertà, e soprattutto negli ex di An confluiti a Riva nel nuovo grande partito del Cavaliere, non tutte le voci vanno in questa direzione. Oggi come oggi restano comunque due fatti concreti, ammessi dallo stesso de Eccher. Primo: è lui che al momento sta tirando le fila e partecipando ad alcune riunioni a Riva per sondare le forze che possono partecipare alla coalizione del centrodestra. Secondo: allo stesso de Eccher è stato chiesto di essere lui il candidato sindaco nel 2010. «È vero che mi è stato chiesto - ammette l'ex consigliere comunale ed oggi senatore del Pdl - Mi piacerebbe ma ritengo che non vi siano gli spazi. Tra l'altro, per non commettere lo stesso errore dell'attuale sindaco, si porrebbe una questione di sovrapposizione di cariche. E se decidessi di dimettermi dalla carica di senatore per fare il sindaco a tempo pieno, come ritengo Riva abbia bisogno, al mio posto entrerebbe un senatore dell'opposizione, ovvero Mauro Betta. Al momento attuale posso dire che stiamo lavorando per trovare l'uomo giusto e dare un segnale di cambiamento anche a Riva del Garda. Dove, al di là degli schieramenti classici, c'è una parte politica che rappresenta certi poteri forti locali e che si schiera con il centrosinistra per poi ottenere nomine e sedie nelle società. Noi vogliamo isolare questi poteri forti».
Nei giorni scorsi de Eccher ha incontrato tra gli altri anche il consigliere comunale di «Rivanità» Mauro Pederzolli sondando il terreno per un possibile «matrimonio» con la civica che comunque si ripresenterà all'appuntamento del 2010.
Il problema attuale nel centrodestra è che la nascita del Pdl non è stata accompagnata in Trentino dalla nomina degli organismi provinciali (c'è solo il coordinatore regionale Maurizio Del Tenno) e quindi oggi come oggi non si sa bene chi fa cosa. Così all'idea de Eccher si accompagna un'altra voce di corridoio, che circola da alcuni giorni in città. Quella di un possibile ritorno di Mario Malossini alla politica attiva in occasione delle comunali del 2010. In corsa per lo «scranno» più alto di Palazzo Pretorio. Anche in questo caso, oggi, il diretto interessato getta acqua sul fuoco sottolineando che la precedenza per adesso va alla sua attività di consulente della Riva del Garda Fiere&Congressi: «In questo momento devo dire di no - afferma Malossini - Ovviamente sono rivano, lavoro qui e vedo i problemi della città. Manca ancora tanto tempo, per il futuro vedremo».
Paolo Liserre

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