«Berlusconi sapevache ero una escort»
La D'Addario è balzata agli onori della cronaca dopo aver rivelato di essere stata pagata per partecipare a feste in casa di Berlusconi. È stata ed è tra le figure chiave di una inchiesta della Procura di Bari su un giro di prostitute d'alto bordo che sarebbero state portate in residenze del premier a Roma e in Sardegna per cercare di ottenere benefici nel campo degli appalti sanitari. Sono rimasti invischiati in questa storia anche esponenti del Pd Vota il sondaggio
ROMA - «Il premier lo sapeva che ero una escort. Lo ha detto anche alla Montereale che sapeva che ero una escort». «Se lo hanno detto anche le altre ragazze che sapevano che io dovevo rimanere li? Ho passato tutta la notte col presidente, lo sapevano tutti che erano una escort. Lo sapeva. Io mi sono presentata al presidente come Alessia». «Non mi vergogno di quello che ho fatto, di quello che ho detto. In Italia c'è la strumentalizzazione della donna. Ma a me importa solo del mio cantiere, liberate il mio cantiere». Ecco come Patrizia D'Addario ha risposto ad alcune delle incalzanti domande dei giornalisti in diretta su Rai Due nel corso della contestata seconda puntata della trasmissione Annozero (la prima era stata anticipata ed accompagnata dalle polemiche sulla presenza di Marco Travaglio mentre questa è stata disertata dalla maggioranza). E si è «confessata» aggiungendo che «mi sembrava un harem. C'erano solo il presidente e Giampaolo Tarantini, eravamo più di venti ragazze e c'erano solo loro. Si ballava, si cantava». «Io sono l'unica che ha detto la verità e per questo sono l'unica aggredita. Ma questo è un sistema e c'è tanta gente coinvolta. Perché si parla solo di me? Cosa dovevo fare? Starmene zitta?», ha detto ancora.
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