Chirurgia, i sindaci puntano i piedi
I sindaci della Bassa Valsugana e Tesino la mettono così. «L'assessore Rossi vuole ridimensionare l'attività del reparto di chirurgia al San Lorenzo? Faccia la stessa cosa anche in tutti gli altri ospedali periferici della Provincia»
VALSUGANA - I sindaci della Bassa Valsugana e Tesino la mettono così. «L'assessore Rossi vuole ridimensionare l'attività del reparto di chirurgia al San Lorenzo? Faccia la stessa cosa anche in tutti gli altri ospedali periferici della Provincia e la decisione potrebbe anche avere un senso. Se non sarà così, ci opporremo con forza a questa decisione». Il messaggio che arriva alla Provincia e all'Azienda Sanitaria è chiaro. E verrà ribadito anche martedì prossimo quando, presumibilmente nel tardo pomeriggio, ci sarà il faccia a faccia con l'assessore Ugo Rossi e il direttore generale dell'Azienda Luciano Flor.
La questione dell'ospedale di Borgo è stata affrontata, martedì pomeriggio, dalla conferenza dei sindaci, decisa a puntare i piedi per difendere il nosocomio. «Già in passato - ricorda il coordinatore Attilio Iseppi - ci hanno privato del reparto maternità, depauperando l'ospedale di un servizio sentito dalla gente. Ed ora c'è il serio pericolo che si faccia altrettanto con chirurgia: come sindaci chiediamo delle precise garanzie e, assieme alla Comunità di Valle, pretendiamo chiarezza. L'ospedale di Borgo va potenziato, come si sta facendo da tempo, con servizi di qualità e prestazioni di livello».
Martedì prossimo all'incontro con l'assessore Rossi non ci saranno solo i sindaci. «In serata - conferma il presidente della Comunità Sandro Dandrea - l'assessore si confronterà con l'intera assemblea». Una seduta da tempo sollecitata dalle minoranze. «In questi anni Rossi ha fatto tanto per il nostro ospedale - prosegue Iseppi - e gli chiederemo di muoversi ancora in questa direzione. Se si deve ridimensionare l'attività di chirurgia, oltre a Borgo deve avvenire altrettanto a Cavalese, Cles, Tione, Arco e Rovereto».