Cognola, vicino alla Materna c'era dell'amianto
Per ora c'è solo una certezza: vicino alla scuola d'infanzia c'era dell'amianto. La sostanza c'era ed era sul terreno della Materna di Cognola, che fa capo alla Fondazione Kofler. Che poi si trattasse di sostanza tossica «compatta» all'interno di piastre di eternit, e quindi non volatile, è oggetto di indagine. Ed oggetto di indagine, da parte della Procura di Trento, sono anche le modalità con cui quel materiale è finito a pochi metri dall'edificio e dal parco giochi. La denuncia del possibile danno ad ambiente e salute è stata fatta da Paolo Vergnano e Cristiano Zanella, esponenti del Movimento 5 Stelle Trentino
Per ora c'è solo una certezza: vicino alla scuola d'infanzia c'era dell'amianto. La sostanza c'era ed era sul terreno della Materna di Cognola, che fa capo alla Fondazione Kofler. Che poi si trattasse di sostanza tossica «compatta» all'interno di piastre di eternit, e quindi non volatile, è oggetto di indagine. Ed oggetto di indagine, da parte della Procura di Trento, sono anche le modalità con cui quel materiale è finito a pochi metri dall'edificio e dal parco giochi.
La denuncia del possibile danno ad ambiente e salute è stata fatta da Paolo Vergnano e Cristiano Zanella, esponenti del Movimento 5 Stelle Trentino. La segnalazione alla polizia muncipale risale allo scorso 28 settembre. Vergnano e Zanella erano andati sul posto ed avevano allertato i vigili urbani. Una segnalazione, la loro, avvenuta a seguito di una comunicazione da parte di un genitore di un bimbo iscritto alla Materna. E i due, all'epoca candidati alle elezioni provinciali tenutesi il 27 ottobre, hanno ripetuto il racconto negli uffici della Procura, dove sono stati sentiti come persone informate sui fatti. Non è ancora stata accertata l'esistenza del danno. Di sicuro, stando a quanto riportato dai due grillini, la vicenda potrebbe avere dei contorni non piacevoli. Il genitore in questione avrebbe infatti parlato di «bambini tornati a casa dopo una giornata a trascorsa nel prato con frammenti di quelle lastre nelle tasche delle giacche». Dettagli, questi, tutti ancora da verificare da parte degli inquirenti, che stanno sentendo tutte le parti coinvolte. L'ipotesi di reato è «getto pericoloso di cose», sanzionato dall'articolo 674 del codice penale: «Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda fino a 206 euro».
Legittima la preoccupazione destata nelle famiglie che portano i bambini alla scuola dell'Associazione Coesi. Si tratta di temi sui quali si chiede chiarezza. E a chiederla sono tutti i soggetti coinvolti. Chi e quando ha depositato l'eternit nel terreno di proprietà della fondazione? Secondo i residenti che abitano in zona quelle piastre di eternit e i vari frammenti sono stati collocati in quell'area tanto molto tempo fa. Di opinione diversa è il presidente di Coesi Roberto Avanzi, che fa sapere di avere a sua volta presentato un esposto-denuncia presso la Procura di Trento. «Quella zona - ha dichiarato - è stata pensata come spazio parcheggio di servizio alla scuola, in fase di ampliamento. Quando abbiamo fatto i sopralluoghi l'amianto non c'era. Qualcuno evidentemente ce l'ha buttato di recente, perché non proviene dal cantiere dell'istituto». La Kofler si è affidata ad una società specializzata, la cooperativa Ecoopera, per la rimozione dell'amianto (per una spesa di circa 3500 euro). Il cemento amianto (20-30 chilogrammi) non c'è più (si trovava su un terreno di proprietà della Materna, ma in uso alla famiglia di Luciano Gianordoli). Ma se il materiale è stato rimosso, non si pò dire lo stesso per le polemiche. Con la denuncia contro ignoti, la Fondazione Kofler ipotizza che qualcuno abbia collocato il materiale per ostacolare la realizzazione del parcheggio della Materna proprio in quel terreno e gettare discredito sul presidente Avanzi (il presidente della Kofler era candidato di Pt alle Provinciali).