Ragazzi, fate l'orto e imparate a coltivare
Un corso per mettere le mani in pasta, o in questo caso in terra, imparando a coltivare l'orto, ma anche a vivere un'esperienza di socializzazione tra giovani, in grado di rivitalizzare allo stesso tempo alcune aree del paese. Il Piano Giovani di zona di Lavis e Zambana propone un corso teorico pratico di «orto sinergico». Si tratta di un progetto rivolto a tutti i ragazzi di età compresa tra i 16 e i 29 anni dei comuni di Lavis e Zambana desiderosi di aprire un nuovo dialogo con il proprio territorio e quindi la propria comunità
LAVIS - Un corso per mettere le mani in pasta, o in questo caso in terra, imparando a coltivare l'orto, ma anche a vivere un'esperienza di socializzazione tra giovani, in grado di rivitalizzare allo stesso tempo alcune aree del paese. Il Piano Giovani di zona di Lavis e Zambana propone un corso teorico pratico di «orto sinergico».
Si tratta di un progetto rivolto a tutti i ragazzi di età compresa tra i 16 e i 29 anni dei comuni di Lavis e Zambana, (numero massimo una quindicina di partecipanti) desiderosi di aprire un nuovo dialogo con il proprio territorio e quindi la propria comunità. La scorsa settimana è stato presentato il progetto, che partirà a settembre e durerà per un paio di anni, spiega Paolo Scaramuzza, insieme a Marco Bagossi uno degli organizzatori. Gli incontri per illustrare il progetto si sono tenuto giovedì 28 agosto a Zambana e venerdì 29 agosto a Lavis, al bar delParco in via dei Colli, in entrambi i casi con relatore Massimo Zaninelli.
Sono stati individuati due territori da coltivare, uno sul terreno di una coppia di privati, uno nella ex casa di riposo, in modo da coinvolgere anche gli anziani, per lavorare assieme ai giovani, portando la loro esperienza nella coltura dell'orto. Il progetto mira infatti, continua Scaramuzza, oltre naturalmente alla pratica della coltura degli ortaggi per il proprio autoconsumo, a risolvere i bisogni della comunità, a instaurare dei legami tra persone, e anche, tra generazioni, condividendo il lavoro in uno stesso terreno.
I nonni, quindi, si fanno portatori di saperi e sapienza contadina e trasmettono l'esperienza di una vita alle giovani generazioni.
Il progetto avrà un costo di 30 euro a partecipante (per due anni), e prevede, prima dell'avvio concreto, un ciclo di colloqui preparatori con un esperto in orti sinergici e naturopatia, Massimo Danielli, che terrà alcune lezioni teoriche e pratiche.
La pratica dell'orto sinergico infatti, si differenzia dall'orto convenzionale, perché cerca di preservare la biodiversità nel sistema orto, senza sprecare nulla, sfruttando l'autofertilità del suolo creata dai residui organici delle piante.