Piazza Dante: pranzi, coppe e campanacci per 96mila euro
Al presidente della Provincia, Ugo Rossi, piace il ristorante «Il Cappello» di Trento, ma frequenta anche il « Duo Tapas » e qualche volta il più pretenzioso «Due Spade». Il tutto per pranzi o cene di rappresentanza a spese dell'ente pubblico. Lo si scopre, come riferiamo in modo più dettagliato sull'Adige oggi in edicola, scorrendo l'elenco pubblicato dalla Corte dei conti in allegato al giudizio delle Sezioni riunite del Trentino Alto Adige sul Rendiconto 2013 delle spese di rappresentanza liquidate quando, per buona parte dell'anno, Rossi era ancora assessore alla sanità della giunta Dellai in campagna elettorale per il «salto» alla presidenza con il voto del 27 ottobre.
Al Cappello l'allora assessore ci ha portato, tra gli altri, a marzo 2013 gli amministratori di Ala e Avio per parlare della casa di soggiorno spendendo 207 euro, ma ha fatto anche un pranzo con alcuni parlamentari trentini per 157,50 euro e in altre occasioni ha invitato amministratori della Valsugana e della Vallagarina. Alle Due Spade ha invece invitato a pranzo nell'agosto 2013 un rappresentante di Confindustria (costo 90 euro) e poi i sindaci della Rotaliana per altri 250 euro. Poi ci sono spese in generici «ristoranti vari» per 236,60 euro per non meglio specificate «cene varie» per 476,50 euro. La formula «ristoranti vari» per «cene e pranzi vari» viene usata anche da altri assessori.
Tiziano Mellarini nel corso dell'anno scorso con queste vaghe motivazioni ha presentato fatture per 535,39 euro, poi 230,90 euro, più 326,35 euro, altri 154,90 euro, 199,16 euro, 258,33 euro, 110,28 euro e avanti. Anche l'ex assessore alla cultura oggi senatore Franco Panizza usciva spesso per pranzi e cene
istituzionali. Al Green Tower ha messo sul conto della Provincia, ad esempio, 339,50 euro per la cena con i responsabili della croce nera tirolese. Mentre all' Agritur Paris Mirella ha speso 240 euro per la cena con il comitato promotore della festa dell'uva. Anche Mauro Gilmozzi non si è tirato indietro invitando tutti i sindaci della val di Fiemme all' Hotel Alpino in aprile dove ha speso 395 euro o ancora 1.080 euro spesi all' Antico Pozzo con sindaci e presidenti di Comunità.
L'ex assessora Lia Beltrami ha invece speso ben 450 euro alla trattoria Tre Garofani per relatori e missionari delle «Rotte del mondo 2013» e 1.000 per un buffet per «Nuovi orizzonti».
Ma tra le spese di Rossi, le voci più costose sono l'acquisto di bronzine per le feste degli allevatori. Il governatore le ha comprate da assessore alla sanità per 338,80 euro per la Federallevatori e altre tre da 998,25 euro per le mostre zootecniche in val di Sole e altri 350 euro per una mostra di mucche a Fiera di Primiero. Ma un po' tutti gli assessori hanno comprato queste bronzine per gli allevatori oppure coppe e medaglie per eventi sportivi.
L'allora vicepresidente facente funzione Alberto Pacher ha speso 726 euro per i trofei per la Marcialonga e 363 euro per coppe per gare di sci, ma anche 349 euro per una campana per la mostra di bovini di razza bruna, un'altra campana da 300 euro per la mostra di Roncone più la solita bronzina da 400 euro per la mostra della val di Sole e sempre 300 euro ciascuna per altre quattro bronzine. Bronzine anche acquistate da Gilmozzi e Beltrami, mentre Mellarini ha comprato 500 portachiavi per un convegno dei vigili del fuoco per 952 euro. L'ex assessora Marta Dalmaso ha presentato fattura di 605 euro di trofei per lo sci club Marcialonga e di 247 euro a Distillerie Marzadro per acquisto grappe in occasione del Trofeo Topolino.
Anche l'attuale vicepresidente Alessandro Olivi che nella scorsa legislatura era assessore all'industria ha speso 559 euro per 25 coppe sportive, e addirittura 1.050 euro per 35 volumi di «L'impronta nel tempo» un libro edito da Osiride sulla storia delle scarpe, oltre a 700 euro per 50 libri «Il dialetto informa» edito da Curcu e Genovese.
Le spese più consistenti sono state però quelle dell'ex presidente Lorenzo Dellai che per coppe ha speso 2.558 euro più altri 2.441 euro, oltre a 4.961 euro per 200 penne con lo stemma della Provincia, più altre due tranche di acquisti di penne per circa 5.000 euro. Dellai ha poi anche messo in conto alla Provincia un servizio di catering di Maso Franch da 3.325 euro per il suo saluto di commiato da presidente. Tra le note spese più curiose il suo vice Alberto Pacher ha speso 547,24 euro per il trasporto dello scrittore giornalista Beppe Severgnini venuto in Trentino per presentare un suo libro. Cari anche i biglietti natalizi: 822, 80 euro per Mellarini e 1.003 euro per Gilmozzi. Franco Panizza ha acquistato invece 14 opere alla Vigolana ricamificio per 1.219,68 euro. In tutto nel 2013 tra spese di rappresentanza liquidate in conto competenza e in conto residui riferite al 2012 si è arrivati a 96.485 euro, tra bronzine e banchetti.