La Provincia istituisce il registro delle badanti
Fornire alle famiglie un punto di orientamento nella ricerca di un'assistenza sempre più qualificata. Questo l'obiettivo del registro provinciale degli assistenti familiari, istituito dalla giunta con una delibera proposta dall'assessora Donata Borgonovo Re.
Con il registro viene inoltre data attuazione alla legge provinciale sull'assegno di cura nella quale è previsto che, in caso di assistenza privata erogata da persone fisiche, l'assegno sia erogato solo qualora l'assistente familiare sia iscritto nel registro, che rappresenta quindi una forma di accreditamento presso i servizi sociosanitari.
La raccolta delle domande di iscrizione al registro comincerà il prossimo primo dicembre.
In un'ottica di sistema tendente a sostenere la domiciliarità come risposta privilegiata ai bisogni socio-sanitari complessi e al fine di mantenere la persona nel proprio ambiente di vita in maniera sufficientemente tutelata il più a lungo possibile, si è reso necessario intervenire per semplificare il percorso delle famiglie verso la ricerca di un supporto di cura qualificato esterno, in considerazione anche dell'oggettivo aumento dell'età media, con relative patologie correlate, dell'attenzione rivolta alle persone con disabilità, della necessaria conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura e cercando di posticipare il più possibile il ricorso a strutture residenziali, evitandone l'inserimento improprio.
Per queste ragioni la giunta ha deliberato l'istituzione del registro provinciale degli assistenti familiari che potrà essere utilizzato dalle famiglie per individuare persone che possano fornire un qualificato servizio esterno di assistenza.
Il registro avrà forma elettronica e conterrà i dati di ciascun iscritto anche con riferimento alla formazione effettuata ed alle attività lavorative svolte.
L'assistente familiare viene definito come una figura di sostegno che opera nell'ambito familiare occupandosi dell'assistenza, della cura e del benessere in generale di persone parzialmente o non autosufficienti e svolge le proprie prestazioni nella casa della persona accudita, a ore o in regime di convivenza.
L'assistente familiare dovrà possedere specifiche competenze, acquisibili anche progressivamente, attinenti agli ambiti socio-culturale e contrattuale, relazionale e comunicativo e tecnico-professionale.
La domanda d'iscrizione potrà essere presentata a partire dal 1° dicembre in forma telematica alla struttura provinciale competente in materia di politiche sociali, anche avvalendosi del supporto degli istituti di patronato e di assistenza sociale nonché delle strutture dell'Agenzia del lavoro decentrate sul territorio provinciale.
Ad oggi in Trentino gli invalidi civili che usufruiscono dell'indennità di accompagnamento e dell'assegno di cura e che hanno età uguale o superiore a 80 anni sono 1.261, con un importo bimestrale di assegno di cura pari ad 820 mila euro, su un totale di 2.209 casi con indennità di accompagnamento e assegno di cura e con un importo bimestrale di euro 1 milione 540 mila euro.