Consiglio provinciale, taglio di 259.000 euro
Ancora un bilancio di previsione del Consiglio provinciale di Trento all'insegna del rigore quello presentato oggi in Aula dal presidente, Bruno Dorigatti. Un bilancio, approvato con tre astenuti (Borga, Bezzi e Fugatti) e 27 sì, che si attesta sugli 11.754.000 euro, contro gli 11.994.000 di quest'anno. Una contrazione della spesa, ha ricordato nella sua relazione il presidente, che cerca di mantenere l'equilibrio tra la sobrietà e il mantenimento del livello dei servizi. "Se da un lato - ha detto Dorigatti - la linea di fondo del bilancio 2015 è stata quella di rivolgere ogni sforzo di contenere la spesa, dall'altro si è cercato di non intaccare la qualità e l'efficienza dei servizi e delle strutture consiliari al fine di garantire, soprattutto in un momento di difficoltà generale, una produzione legislativa di qualità. Il risultato di questo impegno evidenzia una contrazione della spesa rispetto al dato finanziario attuale di 259.000 euro che consente di portare il totale della spesa al di sotto della soglia dei 12 milioni di euro". Dorigatti ha anche ricordato che dal 2009 a oggi il costo di funzionamento del Consiglio è sceso del 18,17%, in termini assoluti significa un taglio di 2.608.000 euro. Al di là dei numeri il presidente ha concluso poi la sua relazione con un auspicio. "Abbiamo di fronte - ha detto - anni non facili, nei quali il Consiglio dovrà essere in grado di adattarsi ai cambiamenti in atto. Non è solo un problema legato al bilancio della Pat e ai rapporti finanziari con lo Stato: quello che dobbiamo dimostrare, come organo legislativo, è di avere le capacità e le qualità di rispondere in modo puntuale, innovativo e creativo alle esigenze che emergeranno dalla società e dal sistema economico trentino. Dobbiamo tornare ad essere un grande laboratorio di innovazione normativa, all'avanguardia in Italia e con un occhio sempre aperto sull'Europa".