Il processo: Tarantini e le ragazze sull'aereo presidenziale
Sognava di realizzare un gasdotto tra l'Italia e l'Albania, puntava ad entrare nella short list della Protezione civile e di partecipare ai lavori del G8 dell'Aquila, voleva entrare nel capitale di una società del gruppo Finmeccanica (la Sel Proc) e vincere 14 tra procedure negoziali e appalti banditi da Sel Proc per la Protezione civile per 100 milioni: a questo lavorava, tra il 2008 e il 2009, l'irrefrenabile Gianpaolo Tarantini mentre portava le più belle ragazze della sua "scuderia" nelle dimore private dell'allora premier Silvio Berlusconi. Ma nessuno di questi importanti affari, nonostante le conoscenze che gli avrebbe procurato l'allora capo del governo, andò a buon fine.
Per la prima volta si è parlato di business al processo in corso a Bari sulle donne ed escort portate da Gianpaolo Tarantini nelle residenze di Silvio Berlusconi. Ci sono volute quasi nove ore di udienza per arrivare al capitolo affari che era il vero motore che spingeva il prode "Gianpi" a portare donne molto disponibili alla corte dell'allora capo del governo. Questi affari, però, sono rimasti solo un progetto perché le rivelazioni di Patrizia D'Addario dell'estate 2009 sulle cene hot organizzate da Berlusconi fecero saltare il tavolo.
Nessuna gara fu pilotata e nessun reato fu consumato: per questo la procura di Bari ha chiesto al gip di archiviare il fascicolo per associazione per delinquere finalizzata alla turbativa d'asta che coinvolgeva Tarantini, l'imprenditore pugliese Enrico Intini e manager del gruppo Finmeccanica. Negli atti del processo escort, però, si parla spesso di questi appalti, particolare questo su cui ha deposto oggi il tenente colonnello della Gdf Andrea Di Cagno.
Ma nell'udienza si è parlato anche delle cene organizzate dal Cavaliere a Palazzo Grazioli e del passaggio con l'aereo presidenziale da Roma a Milano che Silvio Berlusconi diede la sera del 26 novembre del 2008 a Gianpaolo Tarantini alla colombiana Marysthell Polanco, ex ballerina di Colorado Cafè, e alla modella slovacca Michaela Pribisova. Quella sera era in programma una cena a Palazzo Grazioli, ma un impegno improvviso costrinse Berlusconi a volare a Milano. Gianpi colse la palla al balzo e propose al telefono al Cavaliere di volare tutti insieme sull'aereo presidenziale. Il velivolo atterrò a Milano. Michaela Pribisova tornò a casa mentre "Gianpi" si consolò in hotel con la bellissima Marysthell.
Del viaggio sull'aereo di Berlusconi ha parlato in aula la modella Pribisova che ha detto di non aver "mai avuto rapporti sessuali con Silvio Berlusconi". Ha quindi confermato che la trasferta milanese fu inutile perché il Cav lasciò il gruppo subito dopo l'arrivo in aeroporto.
Piccante è stata invece la deposizione di Sonia Carpentone alla quale il pm Eugenia Pontassuglia, forse perché seccata dalle risposte 'vaghe' della donna, ha fatto ascoltare in aula una conversazione molto piccante tra Tarantini e Carpentone nella quale i due parlavano di sesso. Il colloquio ha indotto il presidente del tribunale, Luigi Forleo, a chiedere al pm di essere avvisato, per procedere eventualmente a porte chiuse, nel caso in cui vi fossero state altre telefonate 'sensibili' da ascoltare in aula.
Non appena il pm, per aiutare la teste a 'ricordare', ha annunciato l'ascolto di un'altra intercettazione, il pubblico è stato fatto uscire perché - ha ritenuto il Tribunale - la deposizione avrebbe potuto "nuocere al buon costume" e alla "riservatezza" della testimone. Tuttavia - a quanto si è saputo - Carpentone ha negato di aver avuto rapporti sessuali con l'allora capo del governo e con l'ex vicepresidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo (Pd), dal quale - ha ammesso - ha ricevuto denaro "perché avevo difficoltà economiche" ma non in cambio di sesso.
L'udienza è stata aggiornata al 23 marzo quando deporrà (accompagnata dai carabinieri) anche Barbara Guerra, ex della 'Fattoria', che oggi ha dato forfait dopo aver promesso ai giudici che si sarebbe presentata. "Se non le è successo qualcosa, ci ha sostanzialmente preso in giro", ha detto il presidente del Tribunale Luigi Forleo.