Nicolodi, le maestre scrivono alle famiglie
In vista dello sciopero previsto per domani, e al luce anche delle recenti contestazioni sul Clil proposto e "imposto" da Rossi, ecco la lettera dei docenti della scuola elementare Nicolodi inviata alle famiglie degli alunni.
Gli insegnanti delle scuole Nicolodi, dopo essersi confrontati in merito alla normativa relativa al metodo Clil destinato secondo il piano programmatico ‘Trentino trilingue’, stabilito dalla Giunta provinciale alle scuole di primo e secondo grado della Provincia di Trento a partire dal prossimo anno scolastico, hanno deciso di stilare un documento al fine di chiarire ai genitori luci e ombre relative alla fase di apprendimento per i bambini delle scuole primarie, non destinato a incentivare polemiche con le istituzioni. Gli insegnanti propongono dei criteri utili al perfezionamento di questo provvedimento.
IL CLIL: ISTRUZIONI PER L’USO
Chiarimenti da un punto di vista didattico
Cos’è il CLIL= insegnamento in lingua straniera di alcune materie (scienze e geografia, ad esempio).
Per il prossimo anno scolastico (2015-16) è prevista la partenza del progetto (con 3 ore settimanali) solo sulle classi terze per le scuole che non hanno mai avuto esperienze precedenti di CLIL. Negli anni successivi l’insegnamento in CLIL verrà esteso anche nelle altre classi fino ad arrivare a un totale di 5 ore settimanali in lingua straniera (tedesco e/o inglese).
Il CLIL andrà ad aggiungersi alle ore di insegnamento tradizionale in lingua straniera per un totale di 4/5 ore nelle classe prime e seconde e di 9 ore nelle classi terze, quarte e quinte. Un bambino di classe 5, ad esempio, andrà a svolgere solo 11 ore in discipline insegnate in lingua italiana e 9 in lingua straniera.
Le esperienze positive registrate in alcune scuole del Trentino, che hanno attuato il CLIL negli anni scorsi, erano strutturate in modo diverso rispetto a ciò che accadrà a partire da settembre 2015. La sperimentazione a cui si ispira tale progetto prevedeva la compresenza in classe di un insegnante di lingua straniera (spesso di madrelingua) e di un insegnante di classe della disciplina veicolata col CLIL, requisito che non sarà presente nel nuovo progetto trilinguismo.
La nuova organizzazione scolastica comporterà una frammentarietà oraria e un aumento delle figure che ruoteranno in ogni singola classe
(fino a sette insegnanti nelle classi prime e seconde e fino a otto insegnanti nelle classi terze, quarte e quinte) con conseguente perdita di figure di docenti di riferimento fondamentali in questa fase dell’età evolutiva.
L’approccio metodologico del CLIL non porta ad un significativo aumento delle competenze linguistiche perché vengono veicolati termini specialistici (vedi termini scientifici o geografici) che, non venendo riutilizzati in un contesto quotidiano, vengono dimenticati in breve tempo.
I bambini seguiti da insegnanti di sostegno e assistenti educatori non avranno nessun supporto linguistico, e di conseguenza didattico, a meno che l’insegnante di sostegno non abbia competenze in inglese e in tedesco.
Alcuni genitori che non conoscono il tedesco e l’inglese, potrebbero trovarsi in difficoltà nel seguire i figli nei compiti assegnati a casa.
Le nostre proposte
- di avere la compresenza in classe dell’insegnante della disciplina e dell’insegnante Clil;
- che vi sia un tutor specializzato Clil che supporti gli insegnanti nel loro lavoro.
- Che il Clil sia una libera scelta attuata dalle famiglie e non imposto.
Gli insegnanti delle Nicolodi