Raccolta di cibo per i poveri, Trentino Solidale cerca fondi
Nel 2014 l'associazione Trentino Solidale attraverso il progetto 117 ha raccolto e ridistribuito in giornata circa 1.823 tonnellate di «cibo fresco»: il progetto consiste nel recuperare gli alimenti in scadenza per evitare che finiscano nei cassonetti e farli avere alle persone bisognose. Giornalmente i pasti distribuiti in Trentino sono stati circa 6.000, prevalentemente nella città di Trento, grazie alla collaborazione di 318 donatori, tra cui 68 supermercati e 250 cooperative sociali.
Tuttavia è proprio a causa del progetto 117 in grande sviluppo per i servizi erogati e le attività prestate che la gestione 2014 di Trentino Solidale Onlus vede un pesante deficit (risultato d'esercizio negativo pari a 79.545 euro). «Nell'arco dell'anno i nostri 17 mezzi di trasporto hanno percorso oltre 400.000 chilometri per un costo di carburante che oltrepassa i 65.000 euro - spiega Giorgio Casagranda a margine dell'assemblea annuale - Nel suo complesso il progetto ha richiesto un investimento di 194.710 euro, contando il fatto che il personale è a costo zero dato che il servizio funziona interamente sulla base del volontariato».
La presidente uscente Francesca Ferrari ha ricordato ai soci che è stata stipulata una convenzione di «valorizzazione e riconoscimento del volontariato sociale» con la Provincia che assicurava una copertura dei costi al 60% con un contributo di 77.000 euro. «Per l'enorme sviluppo del progetto, le spese coperte dal finanziamento sono state pari al 40% - dice Ferrari - È d'obbligo pensare ad organizzare una vasta campagna di raccolta fondi». Giorgio Casagranda, invece, si rivolge direttamente all'ente amministrativo: «Vorremmo avere maggior considerazione dalla Provincia - dichiara - Non dimentichiamo che il cibo ridistribuito vale 3.325.505 euro. Inoltre, grazie a quest'azione sociale, da un lato ci sono meno rifiuti «umidi» da smaltire e dall'altro si riesce a far fronte ai problemi sociali delle persone più bisognose».
«Per la nostra sede paghiamo 10.000 euro d'affitto annui - prosegue - Chiediamo all'amministrazione pubblica di impegnarsi almeno ad individuare un luogo diverso dover poterci stabilire senza pagare un canone mensile: in città esistono numerosi edifici inutilizzati». Da sottolineare che per sostenere l'azione di educazione al non spreco e recupero del cibo del progetto 117 sono nati 25 gruppi di distribuzione (di cui 10 nel 2014) anch'essi attivi nella raccolta e nelle ridistribuzione a costo zero.
Il progetto 117 non è l'unico curato da Trentino Solidale Onlus: complessivamente i progetti sono 156 per un totale di 962 soci iscritti all'associazione.