«Rumori molesti fino a notte impossibile per noi dormire»

di Daniele Battistel

Hanno scritto al sindaco, al commissario del governo, al questore, al difensore civico, ma anche ai vigili del fuoco e all'Appa. E ad altri uffici ancora. A chiunque riuscirà ad intervenire andrà il loro eterno ringraziamento. Un gruppo di residenti e commercianti di vicolo dell'Adige nel loro esposto scrivono di vivere da alcuni mesi una «situazione di forte disagio». Collegano il loro personale «inferno» all'apertura del nuovo circolo Arci «Punto 8» nel locali dell'ex libreria Paideia. Era l'11 dicembre dello scorso anno e da allora le loro giornate sono profondamente cambiate. Anzi, meglio di parlare di nottate, visto che i problemi riguardano quasi esclusivamente le ore del riposo.


«Da dicembre - scrivono nell'esposto - la pubblica quiete, la tranquillità vengono costantemente disturbate dai rumori provenienti dal circolo e soprattutto dalla presenza di soci, o comunque avventori, sino alle prime ore del mattino che sostano al di fuori del locale nella via pubblica». Addirittura sembrerebbe anche negli ingressi e negli spazi privati dei palazzi del circondario. Il «Punto 8» apre infatti nel pomeriggio «e chiude solo quando tutti i clienti se ne sono andati, anche fino alle 3 del mattino, specie nel fine settimana».

Il problema, in effetti, è sempre quello, già segnalato in decine di casi da chi vive nei pressi di locali che tengono aperto fino alle ore piccole. Non è tanto (o soltanto) il fastidio della musica all'interno del bar a disturbare, quanto la permanenza dei clienti all'esterno. C'è poco da fare: basta che un gruppetto di persone si fermi fuori da un locale a scambiare quattro parole o a fumare una sigaretta che, di notte, il loro semplice chiacchierare si trasforma in un fastidiosissimo disturbo per chi, qualche piano sopra, cerca di dormire. Se a questo aggiungiamo che nel caso specifico ci si trova in un vicolo strettissimo siamo a posto.


«I rumori molesti, gli schiamazzi e le urla - spiegano i residenti - si protraggono ulteriormente, pur dopo la chiusura del locale». E nel fine settimana la situazione è - stando al loro esposto - ancora peggiore perché «il numero di persone che consumano alcolici sia all'esterno che all'interno del locale cresce in modo esponenziale (qualche centinaio), sino ad occupare l'intero vicolo dell'Adige con problemi anche di sicurezza visto lo spazio angusto». Una situazione che da un lato impedisce ai residenti di dormire la notte, ma che ha conseguenze poco piacevoli anche al risveglio. «Al mattino - spiegano - la zona è cosparsa di rifiuti, bottiglie rotte, maleodorante di urina e con i muri imbrattati, con evidente compromissione del decoro, della pulizia e dell'igiene di tutto il quartiere».


Il tutto - insistono - legato ad un luogo che, in teoria, ha come scopo «quello di promuovere un'attività culturale e sociale in favore dei propri (e soli) associati: un circolo non è un negozio o un bar, ma nasce dall'iniziativa di cittadini che, senza scopo di lucro, si associano per sviluppare un interesse comune». In più occasioni i residenti hanno chiamato le forze dell'ordine ma ora la situazione è diventata intollerabile a tal punto da rendere pubblico il malumore e chiedere un intervento deciso da parte di chi di dovere..

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