Licenziata dalla Provincia «Ma non ci fu mobbing»
Aveva accusato la Provincia di mobbing e in primo grado ottenuto un risarcimento di 10mila euro, ma l'appello ha riformato la sentenza: riconosciuta la non sussistenza della «persecuzione», la ex dipendente ora dovrà riconsegnare l'importo all'Ente pubblico.
La vicenda si trascina dal 2009 e ha causato parecchia sofferenza alla donna, licenziata tre volte per violazioni contrattuali. Accuse che lei aveva sempre respinto con fermezza, al punto da rifiutare le condizioni offerte dalla Provincia durante la procedura di conciliazione e decidendo di passare al contrattacco: aveva impugnato in tribunale i licenziamenti e fatto causa per mobbing.
La corte d'appello ha però ritenuto il mobbing non sussistente: confermata come legittima una sanzione disciplinare (sospensione dal lavoro) che in primo grado era stata annullata, respinte le domande di condanna risarcimento danno da mobbing, respinte le domande di revoca dei provvedimenti disciplinari, licenziamenti compresi. La ex dipendente dovrà ora restituire i 10mila euro.