Quando i sagrati diventano orinatoi

Chiese tra siringhe e rifiuti

di Giuseppe Fin

Dovrebbero essere luoghi rispettati, come tutti gli altri, ed invece stanno diventando una triste cartolina del degrado che si trova nel centro storico di Trento ma non solo. Stiamo parlando delle nostre belle chiese, luoghi di fede a cui fanno visita anche molti turisti che arrivano in città, ma che quotidianamente vengono quasi «violentate» da comportamenti irrispettosi di chi il vivere civile non sa nemmeno cosa sia. Sagrati che si trasformano in luoghi dove gettare l'immondizia, pareti esterne rovinare con scarabocchi e scritte. Per non parlare poi degli angoli dei muri che diventano orinatoi a cielo aperto, e tanto altro.

[[{"type":"media","view_mode":"media_original","fid":"491811","attributes":{"alt":"","class":"media-image"}}]]

Una situazione che con il tempo si è sempre fatta più visibile e più marcata. Basta visitare alcune delle chiese che abbiamo in città, per capire i livelli di degrado cui siamo arrivati. Il caso più eclatante è quello della badia di San Lorenzo.
Nella giornata di ieri ci siamo recati a visitare il parco interno. Sono bastati pochi passi dall'entrata da via Pozzo, per trovarci davanti ad uno spettacolo a dir poco raccapricciante. In un angolo, a pochi metri dalla badia, lasciate per terra ancora sporche di sangue, erano presenti alcune siringhe assieme ad altri aghi. A poca distanza dalle siringhe, troviamo due paia di scarpe abbandonate, immondizia, lattine e bottiglie vuote lasciate per terra. Quello che dovrebbe essere un piccolo «angolo di paradiso» è stato trasformato in un angolo di degrado il tutto, con tanto di cartelli, in un'area videosorvegliata.

Non è questa, però, l'unica area degradata che possiamo trovare accanto ad una chiesa. Se ci avviciniamo ancora di più al centro città, la chiesa di Santa Maria Maggiore non è da meno. Il piccolo giardino che si trova nella parte posteriore e che affianca via delle Orfane, è diventato un luogo di riparo per i perdigiorno. Ieri, nelle prime ore del pomeriggio, era praticamente impossibile avvicinarsi, tante erano le persone stese per terra e sedute sui muretti della chiesa. I muri laterali sono stati rovinati da scritte inutili e senza senso e, quel che è peggio, utilizzati come pisciatoio o per appoggiarci lattine vuote. Ci sono addirittura dei luoghi ben prestabiliti dove poter fare i propri bisogni.
A pochi passi dalla chiesa di Santa Maria Maggiore la situazione è ancora più insostenibile. In un piccolo vicolo, si trovano sacchi di immondizia abbandonata l'odore di pipì e di escrementi è quasi insopportabile.

«Questa è una zona della città che non è più nostra - spiegano alcuni residenti- perché non abbiamo più nemmeno la possibilità di sederci sui pezzi di marmo che sono presenti in questa piccola area verde vicino la chiesa. C'è sempre odore di pipì e gira brutta gente soprattutto nel pomeriggio». Un degrado, insomma, che non sembra avere limiti ma che già in passato aveva fatto discutere. Basta ricordare l'inferriata anti - degrado che è stata istallata qualche anno fa sulla scalinata che porta alla chiesa dei Cappuccini. Accanto a questo genere di situazioni, non manca però il degrado dovuto all'inciviltà di chi porta i propri animali a passeggio, magari davanti ai sagrati delle chiese, senza poi preoccuparsi di raccogliere le loro feci. È quello che succede alla chiesa di Cristo Re. «Qui non ci sono problemi particolari di degrado - dice il parroco - ma c'è chi porta i propri animali a passeggio e lascia i loro bisogni nel cortile davanti alla chiesa senza preoccuparsi di raccoglierli e pulire».

comments powered by Disqus