Rebel è stato ritrovato Segnalato da un cacciatore

Rebel è stato ritrovato. L’avventura del cane da soccorso, uno splendido  Golden Retriever smarritosi sabato scorso in val Senales, durante un’esercitazione, si è conclusa con un lieto fine. Stamattina Rebel è stato ritrovato, non lontano dal luogo in cui si era smarrito, a circa 1 km di distanza. Una bellissima notizia, dopo giorni di angoscia, per il suo padrone, Eddy Susat, conduttore trentino effettivo del Soccorso Alpino.
Al collo del cane, un collare a catena che non aveva quando si è smarrito.

 

FINALMENTE RITROVATO

Posted by TRENTINO-Animali smarriti on Giovedì 29 ottobre 2015



È stato un cacciatore, giovedì sera, a notare il cane e ad avvertire immediatamente il figlio, capostazione dell’Alpenverein. Quest’ultimo non ha perso tempo e ha contattato il padrone, che aveva lanciato un appello sui social media, raccolto anche dall’Adige.

Così questa mattina Eddy ha potuto riabbracciare il suo Rebel, per poi annunciare la bella notizia: «Rebel è stato ritrovato!».

Il ritrovamento è avvenuto nei pressi di maso Corto, in vall Senales.

«Da sabato - spiega Eddy Susat - le ricerche sono continuate grazie al prezioso aiuto di molte persone che non hanno mai perso la speranza di rivederlo. Molte sono state le segnalazioni pervenute in tutti questi giorni, ma quella di ieri sera, in tutta la sua complessità, mi ha fatto molto sperare».

Sono circa le 17 quando il cellulare di Eddy squilla: all’altro capo del telefono c’è Klaus Tumler, capostazione della locale Stazione dell’ Alpenverein. È lui ad avvisare Eddy che suo padre, cacciatore della locale riserva, durante una battuta di caccia ha notato un cane vagare nei boschi dell’alta Val Senales a confine con le rocce. «La sua descrizione è stata cosi dettagliata che indubbiamente doveva trattarsi di Rebel. Mi ha rassicurato dicendomi: stai tranquillo, il cane sta bene...-. Ho subito organizzato una squadra di tre persone fidate e questa mattina di buon’ora ci siamo portati in Val Senales. Con il Sig. Tumler e il figlio Klaus abbiamo individuato il luogo esatto. Con l’amico Alan -  continua Susat -abbiamo intrapreso la salita al pendio mentre l’amico Mario, assieme ai signori Tumler, teneva la zona sotto controllo con il binocolo. Appena raggiunta la zona ho fatto un fischio di richiamo. Dopo pochi secondi Mario mi comunica via radio che aveva avvistato Rebel, il quale, dopo il fischio saltava qua e la probabilmente nell’intento di capire da dove lo stavo chiamando. Ho rifatto un fischio e Rebel a iniziato a scendere verso di me. Con gioia lo ho abbracciato e mi sono rassicurato che stia bene. Rebel sta bene, non presenta ferite ne contusioni. Al collo portava un collare a catena non presente al momento dello smarrimento. Io non uso collari ma solo idonee pettorine. Ciò che sia accaduto in quei giorni credo non si saprà mai. Non ci voglio nemmeno pensare. Come sempre Rebel, arrivati al parcheggio ha socializzato con tutti i componenti della squadra facendosi accarezzare. Ha bevuto e mangiato. Ora è qui a casa mia che riposa. E finita bene!».

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Dopo la gioia, parole di riconoscenza per tutti coloro che hanno contribuito alle ricerche: «Ora che è tutto finito inizio a realizzare tutto quello che è successo in questi giorni. Se Rebel è stato ritrovato lo devo a tutti coloro che mi hanno aiutato nella ricerca, in particolare all’Alpenverein, alla locale Sezione Cacciatori, ai Carabinieri di Senales, al Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, alla Polizia di Stato, alla Società funiviaria di Senales, al Comune di Senales, alla Forestale competente per territorio, all’ufficio veterinario locale, all’Azienda per il Turismo di Senales, che per tutti questi giorni mi hanno tenuto informato su eventuali novità. Un ringraziamento particolare a mia sorella Michela che con il marito Michele hanno contribuito a far girare la notizia.
Non posso però non dedicare un ringraziamento speciale al signor Nereo Ongaro, al signor Tumler e al figlio Klaus per il loro provvidenziale e per nulla facile avvistamento, per la loro collaborazione e sensibilità. Un grazie speciale agli amici Mario e Alan per il loro prezioso aiuto. Non dimenticherò mai questa vicenda e ne farò tesoro!!!
Grazie di cuore a tutti coloro che non ho nominato ma che comunque mi sono stati vicini, grazie!».

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