I presunti terroristi arrestati dai Ros non rispondono al giudice
La Procura di Trento ha avanzato oggi una nuova richiesta di misure cautelari nei confronti dei presunti terroristi arrestati dai carabinieri del Ros giovedì scorso è attualmente in carcere a Trento e a Bolzano. La richiesta riguarda i componenti della presunta cellula italiana, cioè sei delle 17 persone per cui il gip di Roma Valerio Savio aveva emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo internazionale aggravata dalla transanzionalità del reato.
Lo stesso giudice di Roma aveva anche indicato la competenza territoriale dell'ufficio del gip-gup di Trento per gli arrestati a Trento e a Bolzano. Da qui la necessità di una nuova valutazione delle carte entro venti giorni. Ora si attende la decisione del gip.
Sempre l'ufficio del gip di Trento ha provveduto oggi agli interrogatori di garanzia, in rogatoria dal gip di Roma, dei tre curdi iracheni detenuti nel capoluogo trentino: ma Hama Mahmoud Kaml, 31 anni, Abdul Rahman Nauroz, 36 anni, residenti a Merano, e Hasan Samal Jalal, 36 anni, domiciliato a Bolzano, non hanno risposto al giudice Francesco Forlenza. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche due dei tre arrestati detenuti a Bolzano, mentre il terzo, Mohamad Fatah Goran, interrogato per rogatoria dal gip di Bolzano, ha respinto le accuse: «Non sono un terrorista» ha detto.