Sono sempre di più i trentini che guidano dopo aver bevuto sostanze alcoliche
Dal sistema di monitoraggio "Passi" (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) relativo ai comportamenti legati alla salute, emerge che tra la popolazione adulta trentina di età compresa fra i 18 e i 69 anni, nel periodo 2008-2014, su 4.971 intervistati il 10% dei guidatori dichiara di aver condotto il proprio mezzo sotto l'effetto dell'alcol, ossia dopo aver bevuto nell'ora precedente almeno due unità di bevande alcoliche, e il 7% dice di aver viaggiato con persone che guidavano sotto l'effetto dell'alcol. A rendere noto il dato è l'assessore alla salute Luca Zeni nella sua risposta a un'interrogazione del consigliere provinciale Giacomo Bezzi (Fi).
La guida sotto l'effetto dell'alcol, prosegue Zeni, è un comportamento più diffuso tra gli uomini (3% delle donne vs 14% degli uomini), tra i più anziani (4,5% nelle persone di 18-24 anni contro il 12% di persone di 25-34 anni, 9% 35-49 anni e 12% 50-69 anni), tra i cittadini italiani (2% tra gli stranieri contro il 10% di italiani), tra le persone con basso livello di istruzione (7% tra i laureati rispetto al 16% con nessun titolo/elementare).
Sempre per rispondere a Bezzi, l'assessore Zeni rivela che il 43% dei guidatori ha avuto controlli da parte delle forze dell'ordine durante l'ultimo anno (precedente al momento dell'intervista). I controlli con etilotest avvengono nel 13% dei casi, con una maggiore propensione a sottoporre a questa verifica gli uomini (17% contro il 6% delle donne) e i più giovani (19% dei 18-34enni contro il 10% degli ultra 34enni).